La lite tra armeni e ortodossi a Betlemme
Il video dei religiosi che si sono scontrati lanciandosi scope nella basilica della Natività di Betlemme
Circa cento religiosi, tra armeni e ortodossi, si sono scontrati oggi lanciandosi scope nella basilica della Natività di Betlemme. I componenti delle due comunità religiose (che condividono la gestione della basilica con i francescani) avevano iniziato a pulire la chiesa ciascuno nella propria zona di competenza, dopo il sovraffollamento di fedeli e turisti per la celebrazione del Natale cattolico e in vista dei festeggiamenti del Natale ortodosso del 7 gennaio. Le violenze sono scoppiate dopo che una parte ha accusato l’altra di aver superato l’area di pertinenza e invaso il territorio.
La polizia palestinese è intervenuta con i manganelli a riportare l’ordine, ma nessuno è rimasto ferito. Il Tenente colonnello Khaled al-Tamimi ha spiegato che si è trattato di un problema «banale» che si verifica «ogni anno» e che «nessuno è stato arrestato perché tutti i soggetti coinvolti erano uomini di Dio».
La gestione della Basilica, che secondo la tradizione fu costruita sulla capanna dove nacque Gesù, è condivisa da tre Chiese: la cattolica romana, la greco-ortodossa e l’apostolica armena. Ognuna ha giurisdizione soltanto su zone ben determinate, che spesso si incrociano tra loro creando oggettive e ripetute difficoltà nel rispetto dei confini. La situazione, che oltre alla basilica della Natività riguarda anche il Santo Sepolcro e la Tomba della Madonna a Gerusalemme, è regolata dallo “Status Quo” che risale all’8 febbraio 1852 e stabilisce la proprietà, i diritti, la suddivisione, gli orari e i tempi delle funzioni, gli spostamenti e i percorsi delle differenti comunità religiose.
La basilica della Natività a Betlemme, in particolare, si trova in un cattivo stato di conservazione soprattutto perché le diverse comunità non riescono a trovare un accordo su qualsiasi modifica e forma di restauro.