Il decreto “milleproroghe” non c’è più?
Il governo fa sapere di avere approvato un decreto legge soltanto con i differimenti "assolutamente necessari": ecco quali
Da che mondo è mondo – no, in realtà no – alla fine dell’anno il governo italiano vara un decreto legge soprannominato “milleproroghe”, che interviene su tutta una serie di materie e provvedimenti per i quali si rende necessario un differimento. Il fatto che quel provvedimento si chiami “milleproroghe” indica la quantità di questi differimenti, e nel tempo questo genere di decreti è stato molto criticato dalla stampa e dagli elettori: ci è finito dentro di tutto, nell’impossibilità di scandagliarlo con precisione. Anche il presidente della Repubblica ha spesso criticato l’uso dei cosiddetti “decreti omnibus”, dentro i quali finisce regolarmente qualsiasi cosa: l’anno scorso, poi, la conversione in legge da parte del Parlamento era stata parecchio travagliata e Napolitano si era parecchio arrabbiato, esprimendo la sua insoddisfazione con una lettera molto dura inviata all’allora PresdelCons, Silvio Berlusconi.
Oggi il Consiglio dei ministri si è riunito e ha approvato un decreto legge che introduce sì qualche proroga ma tiene a precisare che “il Governo ha approvato un ridotto numero delle proroghe e, pertanto, il decreto non può più essere denominato “milleproroghe”. Sono stati infatti prorogati solo alcuni termini il cui differimento è risultato, dopo attenta istruttoria, assolutamente necessario per garantire efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, nonché operatività di strutture deputate a funzioni essenziali”. Le principali proroghe indicate dal governo sono queste.
– al 31 dicembre 2012 alcuni interventi in materia di ammortizzatori sociali per i lavoratori precari, gli apprendisti e i collaboratori coordinati e continuativi, nonché in materia di lavoro occasionale accessorio;
– al 31 dicembre 2012 l’esecuzione degli sfratti riguardanti particolari categorie sociali disagiate residenti nei comuni capoluoghi di provincia, nel comuni confinanti con popolazione superiore a diecimila abitanti e nei comuni ad alta tensione abitativa;
– al 30 giugno 2012 le disposizioni intese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente;
– al 2 aprile 2012 l’entrata in operatività del sistema di controllo sulla tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), al fine di consentire l’ottimale organizzazione da parte delle imprese interessate;
– al 31 dicembre 2012 i poteri dei Comuni della Regione Campania in materia di gestione di rifiuti;
– al 31 dicembre 2012 l’attribuzione ai Prefetti dei poteri sostitutivi e di impulso al fine di garantire la funzionalità degli enti locali;
– al 31 dicembre 2013 la facoltà per Poste Italiane di concedere agevolazioni nelle tariffe postali per le organizzazioni senza scopo di lucro.
Secondo Repubblica sono state prorogate anche la possibilità per i medici di svolgere la libera professione intramuraria al di fuori delle strutture pubbliche (molto criticata da Ignazio Marino), il termine per le Regioni per completare il programma di realizzazione di strutture sanitarie ‘ad hoc’ per l’attività libero professionale intramurariale, il termine per gli adempimenti fiscali e contributivi per la Liguria, a causa del malptempo (da finanziarie con un ulteriore aumento delle accise sui carburanti: polemiche in arrivo) e il rinnovo della concessione con Radio Radicale.
Inoltre, il governo ha approvato un decreto legge “che assicura la prosecuzione della partecipazione del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia alle missioni internazionali, alle iniziative di cooperazione allo sviluppo, nonché il sostegno ai processi di ricostruzione e alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione in aree critiche”, rifinanziando le missioni militari italiane all’estero.
foto: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images