Chi è il successore di Kim Jong-Il
Il "grande successore", Kim Jong-un: ha studiato in Svizzera, va matto per il basket e ha 27 anni, forse
Oltre ad annunciare la morte di Kim Jong-Il, ieri la televisione di Stato della Corea del Nord ha confermato che il suo “grande successore” (è già il titolo formale) sarà Kim Jong-un, uno dei figli del leader che ha guidato il paese negli ultimi diciassette anni. Kim Jong-un assumerà probabilmente buona parte degli incarichi ricoperti fino a ieri dal padre e avrà il compito di proseguire il regime autoritario, con l’aiuto dei vertici militari. La notizia non ha sorpreso perché Kim Jong-Il aveva già indicato pubblicamente il suo successore da almeno un anno. Nei primi giorni di ottobre del 2010 si era presentato con il figlio Kim Jong-un a una grande manifestazione a Pyongyang per celebrare il 65esimo anniversario della fondazione del Partito dei Lavoratori. Kim Jong-Il aveva già avuto numerosi problemi di salute e le celebrazioni servirono per far capire chi gli sarebbe succeduto.
(L’album fotografico di Kim Jong-Il)
A causa dell’estrema chiusura verso l’esterno della Corea del Nord, le notizie su Kim Jong-un sono molto frammentarie e difficili da confermare. Sappiamo che è il terzo e più giovane figlio di Kim Jong-Il, ma non sappiamo con certezza il giorno in cui è nato. La data ufficiale della nascita comunicata dal regime è l’8 gennaio 1984, ma secondo altre fonti esterne al paese potrebbe essere nato prima, verso la fine del 1983. Sempre secondo le stesse fonti, avrebbe trascorso buona parte dell’infanzia e della giovinezza in Svizzera, frequentando la Scuola Internazionale di Berna (le cui immagini sotto la neve sono molto circolate ieri per le agenzie) sotto pseudonimo. Si faceva chiamare “Pak Chol” e diceva di essere il figlio di un autista, ma alcuni studenti della scuola raccontano che a un certo punto la sua identità fu svelata da uno degli insegnanti.
Kim non dava molta confidenza ai propri compagni e preferiva starsene per conto proprio. Era molto competitivo specialmente negli sport ed era appassionato della NBA e di Michael Jordan (di un altro fratello si seppe invece che adorava Eric Clapton, da Wikileaks). L’ambasciatore della Corea del Nord in Svizzera divenne uno dei suoi più importanti maestri, una sorta di mentore. Tra la fine del 1999 e i primi mesi del 2000 scomparve, raccontano i compagni, e fece probabilmente ritorno in Corea del Nord. Tornato nel paese, si sono perse le sue tracce e non si sa di preciso che cosa abbia fatto negli ultimi dieci anni. Fino all’autunno dello scorso anno, inoltre, non erano mai state pubblicate immagini ufficiali del figlio di Kim Jong-Il, benché fossero circolate alcune immagini non confermate del suo periodo di permanenza in Svizzera.
(Il pianto di massa a Pyongyang)
Con la morte del padre, Kim Jong-un si appresta a diventare il nuovo leader della Corea del Nord. Il successore naturale di Kim Jong-Il sarebbe dovuto essere il primogenito, e fratellastro di Jong-un, Kom Jong-nam. Fu escluso dalla linea di successione nei primi anni del 2000 a causa del suo comportamento poco rispettoso nei confronti del padre, delle tradizioni e del regime: provò a entrare in Giappone con un passaporto falso per visitare Disneyland.
Chi ha conosciuto Kim Jong-un, e ha avuto la possibilità di entrare in contatto con i mezzi di comunicazioni fuori dalla Corea del Nord, descrive il figlio di Kim Jong-il come una persona molto determinata e che difficilmente ammette la sconfitta, qualcuno “esattamente come il padre”. Kenji Fujimoto, che fu per un certo periodo chef personale di Kim Jong-Il racconta che un giorno Kim Jong-un si recò dal padre facendogli qualche domanda sul loro stile di vita opulento e molto distante da quello del resto della popolazione: «Siamo qui, giochiamo a basket, andiamo a cavallo, usiamo le moto d’acqua e ci divertiamo. Ma che ne è della vita del nord coreano medio?».
A parte un breve comunicato da parte della televisione di Stato, dal regime non sono arrivate notizie ufficiali sulla successione al potere in Corea del Nord. Secondo diversi analisti, le autorità del paese potrebbero decidere di non fornire dettagli fino al giorno del funerale di Kim Jong-Il, che dovrebbe tenersi entro fine anno, probabilmente il 28 dicembre. È comunque probabile che Kim Jong-un non diventi da subito il leader del paese e che sia affiancato al potere, almeno per i primi anni, dallo zio Chang Sung-taek.
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