Le accuse al presidente tedesco Wulff
Ha ricevuto un prestito in circostanze poco chiare, e ha mentito sui suoi rapporti con l'imprenditore che gli ha dato i soldi
Il presidente della Repubblica tedesca, Christian Wulff, è finito sotto accusa in Germania per un prestito economico ricevuto in circostanze poco chiare. Nel 2009, Wulff, quando era governatore della Bassa Sassonia per conto del partito della cancelliera Angela Merkel, la CDU, ha ricevuto un prestito “privato” di 500mila euro a tasso agevolato dall’imprenditore tedesco Egon Geerkens, suo amico e testimone di nozze. Wulff, anche nel comunicato ufficiale di giovedì scorso, ha sempre negato che Geerkens gli abbia prestato direttamente il denaro, in quanto avrebbe contrattato solo con sua moglie Edith. Geerkens ha rivelato invece allo Spiegel che avrebbe negoziato personalmente il prestito con il futuro presidente tedesco. Il debito sarebbe stato estinto pochi mesi dopo mediante un accredito su un conto cointestato a Geerkens e sua moglie, dopo che Wulff aveva chiesto regolarmente un ulteriore prestito a una banca.
Secondo lo Spiegel, sarebbe in gioco la credibilità del Presidente della Repubblica federale tedesca, una carica che negli ultimi tempi non sembra portare molta fortuna. Solo l’anno scorso, infatti, il predecessore di Wulff, il 68enne Horst Köhler, si era dimesso dopo l’infelice frase «i nostri soldati sono in Afghanistan per interessi commerciali». Ora rischia anche Wulff che l’anno scorso, di fronte al Parlamento regionale della Bassa Sassonia, aveva negato di aver avuto rapporti lavorativi «negli ultimi dieci anni» con Geerkens. Un’affermazione rilevante, perché sia Wulff che Geerkens sono di Osnabrück, e Gerkeens è testimone di nozze dell’attuale Presidente che viene spesso invitato dall’imprenditore nella sua casa di villeggiatura in Florida. Proprio per un soggiorno in quella casa, Wulff era stato criticato nel 2009 per aver accettato di viaggiare in prima classe su un volo Air Berlin pagato da Gerkeens. Ne nacque un piccolo caso e, nella circostanza, Wulff aveva restituito i tremila euro alla Air Berlin per fugare ogni sospetto di favori o conflitti d’interesse.
Ad ogni modo, sembra evidente il Presidente abbia mentito sul prestito. Secondo alcuni deputati socialdemocratici e verdi (all’opposizione di governo) ha perso credibilità e dovrebbe dimettersi. I quotidiani tedeschi sospettano che sotto ci sia qualcosa di più losco, visto che, come scrive lo Spiegel, Wulff avrebbe ricevuto il prestito attraverso un assegno anonimo della Banca Centrale tedesca per non lasciare tracce. Ma al momento non ci sono prove che giustificano i loro sospetti.
Wulff ieri ha diffuso un comunicato con cui ha ribadito di non aver fatto nulla di male ma si è scusato per aver tenuto una condotta poco trasparente. Le sue parole non sembrano aver convinto il parlamento regionale della Bassa Sassonia, che martedì valuterà il caso. Infatti, oltre ad aver detto apparentemente il falso, Wulff avrebbe potuto infrangere una legge del Land del 2 aprile 1979, secondo cui i membri del parlamento regionale non devono accettare alcun prestito o regalo da privati che possano interferire con la loro condotta.
Christian Wilhelm Walter Wulff è nato nel giugno del 1959, è laureato in legge ed è presidente della Germania dal 30 giugno 2010. Ha iniziato la sua carriera politica nel 1975 all’interno della CDU (Unione Cristiano Democratica) e per molti anni si è occupato della Junge Union, l’organizzazione giovanile del partito. Nel 2003 è stato eletto governatore della Bassa Sassonia, sempre per la CDU.
Foto: Sean Gallup/Getty Images