Storia e foto di Václav Havel
L'ex presidente e dissidente cecoslovacco che guidò la "rivoluzione di velluto" contro l'Unione Sovietica è morto oggi, a 75 anni
Václav Havel è morto oggi a Praga all’età di 75 anni. Malato da tempo, l’ultimo presidente della Cecoslovacchia e il primo della Repubblica Ceca, era stato una figura chiave della dissidenza cecoslovacca contro il regime sovietico, culminata con la cosiddetta Rivoluzione di Velluto e il manifesto Charta 77 per i diritti umani.
Havel era nato a Praga il 5 ottobre 1936 ed è stato anche un importante intellettuale e drammaturgo ceco, con una grande passione per la letteratura e drammaturgia europee coltivata sin dall’adolescenza nella “Classe ’36”, un circolo letterario di minorenni avversi alla «pace dei cimiteri» del regime sovietico, come diceva Havel. Dopo la ribellione dei dissidenti cecoslovacchi alla Primavera di Praga del 1968, a cui seguì una dura repressione da parte dell’esercito sovietico, Havel divenne un vero e proprio attivista politico e un nemico ufficiale del governo di Praga, satellite di Mosca.
Havel venne bandito dal teatro e scontò anche diversi anni in carcere. In più venne constantemente spiato dal regime comunista in Cecoslovacchia, come spiega lo stesso Havel in questo vecchio video in cui mostra la struttura da dove la polizia seguiva ogni suo passo anche in campagna: «Non è l’edificio che sognava Le Corbusier, sembra più adatto alle storie di George Orwell».
Havel è stato il padre della cosiddetta Rivoluzione di Velluto, una lunga rivolta non violenta che, attraverso imponenti manifestazioni popolari durate cinque settimane, il 29 dicembre 1989 rovesciò il regime comunista cecoslovacco. Venne nominato presidente della Cecoslovacchia e nel giugno del 1990 ci furono le prime elezioni libere nel Paese dopo la caduta del governo satellite comunista. Durante la sua presidenza, la Cecoslovacchia si è divisa pacificamente nel 1993 in Repubblica Ceca e Slovacchia, una decisione che Havel non ha mai accettato fino in fondo. Nel 2011, Havel ha girato anche un film, Odcházení, una trasposizione cinematografica di una sua vecchia piéce teatrale, Leaving.