Il tifone Washi nelle Filippine
La tempesta ha causato molte inondazioni e le autorità parlano di almeno 400 morti e di migliaia di sfollati
Nella notte tra venerdì e sabato le Filippine sono state interessate dalla tempesta tropicale Washi che, secondo la Croce Rossa, avrebbe già ucciso oltre 430 persone, in gran parte bambini. La tempesta ha colpito il sud del paese, specialmente l’isola di Mindanao (la seconda più grande dell’arcipelago) e le città di Iligan e Cagayan de Oro, portando con sé forti venti che hanno raggiunto anche i 90 chilometri orari e intense piogge che hanno fatto strabordare i fiumi. Nelle ultime 24 ore sono caduti diversi centimetri di pioggia a Mindanao portati dalla perturbazione che ha oltre 400 chilometri di diametro nel suo punto di massima estensione.
A Cagayan de Oro, dove già 10mila soldati sono impegnati nelle operazioni di soccorso, si parla di almeno cento morti a causa delle inondazioni che hanno colpito la città. A Iligan, invece, dove ci sarebbero oltre 70 morti, è straripato il fiume principale e ci sono state diverse frane nei villaggi intorno alla città che hanno provocato altre vittime. Gli sfollati sarebbero già 20mila, ma anche questo è un numero destinato a salire.
Washi è la diciannovesima tempesta del 2011 per le Filippine, dove si verificano in media una ventina di questi fenomeni atmosferici ogni anno. Dopo esser passato sopra Mindanao, ora Washi si starebbe dirigendo verso ovest. Dopo aver attraversato il mare di Sulu, secondo gli esperti, interesserà nelle prossime ore l’isola di Palawan e dovrebbe abbandonare le Filippine nella serata di domani.
Lo scorso anno, sempre nelle Filippine, due violenti tifoni a distanza di pochi giorni, Nesat e Nalgae, avevano ucciso un centinaio di persone. Nel 2009, invece, la tempesta tropicale Ketsana aveva fatto 464 vittime.
AP Photo/Froilan Gallardo