Il punto sulla manovra, mercoledì
Gli ultimi aggiornamenti spiegati dal Corriere della Sera: pensioni, liberalizzazioni, scudo fiscale, eccetera
Il Corriere della Sera pubblica oggi un esteso riassunto degli interventi previsti dal governo nella manovra economica contro la crisi, aggiornato alle nuove decisioni di ieri.
Rivalutazione di tutte le pensioni fino a 1.400 euro al mese, uno scalino più morbido per le uscite anticipate di chi avrebbe avuto i requisiti pre-riforma nel 2012, alleggerimento dell’Ici sulla prima casa in funzione del numero di figli conviventi, ma anche un prelievo del 15% sulle pensioni d’oro, più tasse sui capitali scudati, sugli immobili e le attività finanziarie all’estero, sugli estratti conto annuali dei depositi bancari oltre i 5 mila euro. Queste le principali modifiche apportate ieri sera al decreto per la correzione dei conti pubblici con un emendamento del governo che contiene, a sorpresa, una vera e propria bomba, con lo stop ai doppi incarichi di magistrati e consiglieri di Stato e il tetto allo stipendio dei dipendenti pubblici a 260-270 mila euro l’anno.
L’emendamento presentato ieri sera dall’esecutivo alla commissione Bilancio della Camera, concordato con la maggioranza grazie al «ponte» con i partiti assicurato dai due relatori, Maurizio Leo (Pdl) e Pierpaolo Baretta (Pd), sposta circa 2 miliardi sui 33 complessivi della manovra. Si alleggerisce la stretta sulle pensioni e la tassa sulla prima casa, mentre vengono inasprite quelle sui grandi patrimoni, con la revisione completa della nuova imposta sui capitali scudati, che non sarà più una tantum, ma strutturale.
Salvo l’80% delle pension
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