L’Olanda chiede scusa all’Indonesia
Il suo ambasciatore si trova a Rawagede, nell'isola di Giava, dove nel 1947 i militari olandesi uccisero 431 persone
Il governo dell’Olanda oggi si è scusato ufficialmente per un massacro compiuto durante il suo passato coloniale in Indonesia. L’ambasciatore Tjeerd de Zwaan ha partecipato alle commemorazioni del massacro nel villaggio di Rawagede, nell’isola di Giava, dove 64 anni fa i soldati olandesi uccisero più di 400 uomini. L’ambasciatore si è scusato di fronte ai sopravvissuti e ai parenti delle vittime: “Oggi, 9 dicembre, ricordiamo i membri delle vostre famiglie e gli abitanti di questo villaggio che 64 anni fa morirono per mano dell’esercito olandese. A nome del mio governo, vi chiedo scusa per quella tragedia”.
Le truppe olandesi davano la caccia ai ribelli repubblicani che lottavano per l’indipendenza dell’Indonesia. Il 9 dicembre 1947, prima dell’alba, irruppero nel villaggio di Rawagede, dove speravano fosse nascosto il leader della resistenza indonesiana, Lukas Kustario. Non lo trovarono, e nessuno degli abitanti del villaggio seppe (o volle) dir loro dove si trovava. I militari costrinsero quindi tutti gli uomini – secondo le stime più accreditate, 431 persone – a seguirli nei campi attorno al villaggio, e qui li uccisero uno a uno.
Le scuse ufficiali olandesi arrivano dopo la sentenza del tribunale dell’Aia, che il 14 settembre di quest’anno ha stabilito la responsabilità dello stato dell’Olanda per il massacro di Rawagede. Il governo deve pagare un risarcimento di 20mila euro a ciascuno dei nove querelanti: sette vedove, un sopravvissuto, la figlia di una vedova morta nel corso del procedimento civile. Lo stato olandese potrebbe appellarsi contro la decisione della corte, ma ha deciso di non farlo.
Secondo l’avvocato dell’accusa, Liesbeth Zegveld, quello del 14 settembre è un verdetto storico: per la prima volta una sentenza si occupa dell’impatto che ha avuto la politica coloniale olandese. I Paesi Bassi non hanno mai perseguito alcun soldato per il massacro di Rawagede, nonostante le Nazioni Unite già nel 1948 avessero condannato l’attacco come “crudele e premeditato”. Nel 1968 un rapporto olandese riconobbe che in Indonesia era stata usata “eccessiva violenza”, però sostenne che le azioni dell’esercito erano spesso istigate dalle strategie di guerriglia e dagli attacchi terroristici dei ribelli.
Nel 2008 il ministro degli esteri olandese ha espresso “profondo rammarico” per le azioni commesse nel 1947. Le scuse ufficiali però sono state pronunciate solo oggi, 64 anni dopo il massacro, nel cimitero degli eroi di Rawagede.