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Prime copertine di grandi riviste

La prima copertina di GQ, 6 settembre 1957. GQ era stato lanciato nel 1931 con il nome Apparel Arts e nel 1957 divenne un trimestrale e venne ribattezzato Gentlemen’s Quarterly

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Prime copertine di grandi riviste

La prima copertina di Playboy, uscita nel dicembre 1953 e dedicata a Marilyn Monroe. Il primo numero non aveva la data perché il suo fondatore Hugh Hefner era convinto che non sarebbero usciti altri numeri

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Prime copertine di grandi riviste

Sports illustrated, una delle più importanti riviste sportive americane uscita per la prima volta il 16 agosto 1954

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Prime copertine di grandi riviste

La prima copertina di Internazionale, 6 novembre 1993. Costava tremila lire. Qui le copertine di Internazionale preferite dal Post.

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Prime copertine di grandi riviste

La prima copertina di Life, 23 novembre 1936. Raffigura la diga di Fort Peck, in Montana, negli Stati Uniti, fotografata da Margaret Bourke-White. Qui le più belle copertine di Life secondo il Post. (Margaret Bourke-White/TIME & LIFE Pictures)

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Prime copertine di grandi riviste

Il primo numero del New Yorker, 21 febbraio 1925. La copertina fu disegnata da Rea Irvin, il primo art editor del giornale, e raffigura Eustace Tilley, un dandy. Fino al 1994 Eustace Tilley comparve in quasi tutte le copertine dell’anniversario del giornale, divenendo un vero e proprio simbolo. Dal 1994 Françoise Mouly divenne cover editor del New Yorker e invitò artisti e illustratori a disegnare una copertina reinventando il personaggio di Eustace Tilley.

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Prime copertine di grandi riviste

La prima copertina di People, 4 marzo 1974, dedicata a Mia Farrow che aveva interpretato Daisy Buchanan nel film Il grande Gatsby, diretto da Jack Clayton e uscito alla fine di marzo

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Prime copertine di grandi riviste

La prima copertina di Vanity Fair nel marzo 1983. La rivista era stata fondata nel 1913 da Condé Nast ed era stata assorbita da Vogue nel marzo 1936, un’altra rivista pubblicata da Condé Nast. Le pubblicazioni ripresero nel 1983 sotto la direzione di Richard Locke. L’anno dopo la direzione fu affidata a Tina Brown.