Come sta Zardari?
Il presidente del Pakistan è ricoverato a Dubai, le agenzie di stampa parlano di "episodio cardiaco minore" e girano voci di dimissioni, smentite
Il presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, è stato ricoverato in un ospedale di Dubai (Emirati Arabi Uniti) per alcuni problemi cardiaci. Le informazioni sulle sue effettive condizioni di salute non sono ancora del tutto chiare, ma il portavoce del presidente ha confermato il ricovero e il fatto che Zardari sia stato sottoposto a una serie di test e di check-up. Il portavoce ha anche smentito che il presidente stia per dimettersi, notizia ripresa da diversi mezzi di comunicazione pakistani nelle ultime ore.
«Le notizie di alcuni media sulle imminenti dimissioni del presidente sono mere speculazioni, cose immaginarie e non vere», ha spiegato Farhatullah Babar, uno dei principali assistenti di Zardari. Il ricovero non dovrebbe durare a lungo e il presidente pakistano dovrebbe «far presto ritorno» nel paese, ma non ci sono dati certi su quanti giorni saranno necessari. Le agenzie di stampa internazionali ipotizzano, però, che la condizioni di salute di Zardari siano molto peggiori di quanto viene raccontato dal suo staff. L’ipotesi è che il presidente pakistano abbia avuto un infarto e sia sottoposto a diverse terapie per il recupero dell’episodio cardiaco.
Citando fonti vicine alla presidenza, AFP parla di un “episodio cardiaco minore” e di una operazione chirurgica, avvenuta poco dopo il ricovero. Mustafa Khokhar, consigliere del primo ministro per i diritti umani nel governo, ha detto che Zardari è stato sottoposto a una angioplastica, un’operazione che serve per dilatare il restringimento di un vaso sanguigno. Khokhar ha poi aggiunto che la possibilità delle sue dimissioni è fuori discussione. AFP cita anche un comunicato ufficiale diramato nelle ultime ore nel quale non si parla di un attacco cardiaco, ma semplicemente di una condizione di salute preesistente che doveva essere curata.
Zardari è presidente dal 2008, quando il Partito del popolo pakistano (PPP) ottenne una importante vittoria elettorale, tre mesi dopo l’assassinio della moglie Benazir Bhutto. Da quanto è stato eletto Zardari ha dovuto affrontare diversi scandali, anche molto controversi, e richieste di dimissioni da parte dei suoi oppositori. Di recente è stato al centro di uno scandalo dovuto alla pubblicazione di un memorandum, nel quale si rivelava l’invio di una richiesta di aiuto agli Stati Uniti per tenere a freno il crescente potere dei comandi militari pakistani.
Secondo Foreign Policy, Zardari avrebbe valutato la possibilità di dimettersi considerate le sue condizioni di salute precarie e lo scandalo legato al memorandum. Il documento fu inviato lo scorso maggio all’allora Capo di Stato maggiore degli Stati Uniti, Michael Mullen, chiedendo aiuto e sostegno nel timore che in Pakistan si potesse verificare un colpo di stato da parte dell’esercito in seguito al raid che portò all’identificazione e all’uccisione di Osama Bin Laden sul territorio pakistano.
Il documento fu forse scritto da Hussain Haqqani, ambasciatore pakistano a Washington costretto a dimettersi in seguito allo scandalo. Zardari ha respinto le accuse e c’è il sospetto che il memorandum sia stato redatto senza il suo esplicito sostegno. Haqqani nega di essere coinvolto nella vicenda e le indagini sono ancora in corso per verificare l’effettiva origine del documento. Secondo molti osservatori, le dimissioni di Haqqani sarebbero arrivate dopo le forti pressioni dei comandi militari pakistani, che hanno spesso un rapporto conflittuale con Zardari. Il fermento politico e il difficile confronto tra i poteri dello stato è anche condizionato dall’avvicinarsi delle prossime elezioni nel paese, previste per l’autunno del 2012.
foto: AP Photo/Anjum Naveed