L’udienza di Gbagbo all’Aia
L'ex presidente della Costa d'Avorio è comparso oggi di fronte alla Corte Penale Internazionale, accusato di crimini contro l'umanità
L’ex presidente della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo, è comparso oggi per la prima volta di fronte alla Corte Penale Internazionale dell’Aia (ICC). L’udienza è durata 25 minuti, durante i quali la Corte ha informato Gbagbo dei suoi diritti e dei crimini di cui è accusato (omicidio, stupro, persecuzioni e altri atti inumani). Gbagbo ha negato ogni responsabilità per le violenze che hanno causato la morte di 3mila persone, dopo il suo rifiuto di accettare l’esito delle elezioni di novembre 2010, vinte dal rivale Alassane Ouattara. Ha accusato la Francia di aver organizzato un complotto per rovesciarlo e si è lamentato con i giudici della Corte di essere stato ingannato riguardo al suo trasferimento all’Aia: “I miei avvocati non erano preparati”.
L’ICC annuncerà il prossimo 18 giugno se procedere o meno contro Laurent Gbagbo, primo ex capo di stato a comparire di fronte alla Corte Penale Internazionale. Louis Moreno-Ocampo, procuratore capo dell’ICC, ha detto che Gbagbo è solo la prima persona a essere chiamata a rispondere dei sistematici attacchi contro i civili avvenuti dopo le elezioni dello scorso anno: “Ne verranno altri”. Anche le truppe fedeli al neo-presidente Outtara sono sospettate di abusi: le associazioni in difesa dei diritti umani chiedono che si faccia luce anche sulle violenze commesse dagli altri partiti.