Plasmon e Barilla litigano sui giornali
Tutto è cominciato con una pubblicità comparativa tra due tipi di pasta per bambini, cui ne è seguita un'altra, e poi una risposta infuriata
Aggiornamento, 18 gennaio 2012 – Il Tribunale di Milano ha confermato il provvedimento d’urgenza che aveva emesso il 3 dicembre scorso, con cui aveva giudicato illecita la pubblicità comparativa di Plasmon nei confronti di Barilla, “perché raffronta prodotti tra di loro non omogenei, oltre che denigratoria e ingannevole”.
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Ieri la Plasmon, società produttrice di prodotti alimentari, ha pubblicato su alcuni quotidiani un annuncio pubblicitario comparativo, nel quale vengono confrontate le proprietà della sua pasta con quella del marchio Piccolini della Barilla. L’annuncio inizia con la domanda “Qual è la differenza?” proponendo poi una tabella in cui viene mostrata la presenza nei Piccolini di pesticidi e altre sostanze che non li rendono adatti ai bambini da zero a tre anni.
Molte mamme usano pasta per adulti anche per bambini con meno di tre anni. Questa pasta va bene per gli adulti, ma può contenere livelli di contaminanti anche molto superiori ai limiti di legge stabiliti per i bambini di questa età. Plasmon, attraverso il programma Oasi, garantisce il rispetto di tali limiti.
Quelli della Barilla naturalmente non l’hanno presa bene, e hanno diffuso già ieri un comunicato per smentire, o per lo meno ridimensionare, l’annuncio pubblicitario di Plasmon. Secondo la società si tratta di “un’azione grave e sleale, contraria a tutti i principi di un’informazione chiara e corretta e contraria alla sana concorrenza ed etica comportamentale”. Barilla accusa Plasmon di aver messo a confronto prodotti destinati a consumatori differenti e quindi con normative diverse: per gli alimenti confezionati dei bambini fino a tre anni ci sono regole molto più restrittive. Spiega Barilla:
In particolare nei fatti: nessuno dei prodotti Barilla è rivolto specificatamente ai bambini da zero a tre anni; per questo motivo è assolutamente scorretto e ingannevole confrontare pasta per bambini per l’infanzia con pasta che è destinata a uso corrente per tutta la famiglia.
Barilla conclude ricordando che i Piccolini sono prodotti per tutta la famiglia «ma con l’esclusione degli infanti da zero a tre anni». La società ha anche annunciato di voler difendersi in tribunale se necessario per evitare la diffusione di informazioni che ritiene denigratorie. Nonostante il comunicato di ieri, oggi Plasmon ha pubblicato un nuovo annuncio sui giornali mettendo questa volta a confronto i propri celebri biscotti con le Macine del Mulino Bianco, marchio appartenente a Barilla. Come nel caso della pasta, la pubblicità compara la presenza di alcuni pesticidi mostrando che le Macine superano diversi limiti imposti dalla legge per l’alimentazione dei bambini con meno di tre anni.
Sempre sui giornali di oggi, Barilla ha risposto agli annunci pubblicitari di Plasmon comprando spazi per una pubblicità che a caratteri cubitali dice: «Le mamme italiane sanno quello che fanno». L’annuncio mostra un pacco di Piccolini e uno di Macine e spiega perché secondo la società quella di Plasmon è una pubblicità ingannevole.
Plasmon ha pubblicato una pubblicità comparativa che confonde, perché mette in relazione prodotti fra loro assolutamente diversi. Ma le mamme italiane sanno quello che fanno e cosa devono comprare. Da 135 anni Barilla effettua continui controlli e test per garantire la genuinità, la qualità e la sicurezza di ogni prodotto. Il rispetto per la trasparenza, per l’etica e per il benessere dei consumatori, per Barilla, vengono sempre al primo posto. Questo secondo noi fa la differenza. E le mamme lo sanno.
La campagna pubblicitaria di Plasmon è proposta anche sul sito web della società, dove c’è un’intera sezione dedicata alla differenza tra i prodotti Barilla e i propri, adatti per i bambini con meno di tre anni. Plasmon dice di aver avviato l’iniziativa per far conoscere la differenza e l’importanza di dare ai bambini tra gli zero e i tre anni alimenti diversi da quelli per gli adulti. Un’altra motivazione è probabilmente legata alla concorrenza tra le due società da quando Barilla ha introdotto la sua linea di pasta e di sughi Piccolini.