Un altro venerdì in Egitto
Le foto delle manifestazioni di oggi: il nuovo premier ha tenuto il suo primo discorso ufficiale ma la piazza vuole solo le dimissioni della giunta militare
Anche oggi piazza Tahrir al Cairo si è riempita di migliaia di persone che chiedono le dimissioni della giunta militare e il passaggio di potere a un governo civile. Il Consiglio Supremo Militare, che negli ultimi giorni ha intensificato la violenza della repressione contro i manifestanti, ha nominato Kamal al-Ganzuri nuovo primo ministro e lo ha incaricato di formare un nuovo governo. Ganzuri è un economista di 78 anni che era già stato primo ministro sotto la presidenza di Mubarak e sostituirà l’ex primo ministro Essam Sharaf, che aveva dato le dimissioni per protestare contro la violenza dell’esercito contro i manifestanti.
Dopo la rivolta dello scorso gennaio, Ganzuri aveva preso le distanze da Mubarak in un’intervista televisiva, spingendo molti giornali a dire che si sarebbe probabilmente candidato come nuovo presidente. Ma la sua nomina oggi non è comunque stata accolta con soddisfazione da piazza Tahrir, che in Ganzuri vede soprattutto un uomo del vecchio apparato. Gli scontri sono continuati soprattutto nelle strade che conducono alla piazza della Liberazione. Da quando sono riprese le proteste la scorsa settimana sono già morte 41 persone e oltre 3,200 sono state ferite. Il Consiglio Supremo Militare si è scusato per la morte dei manifestanti e insiste nel mantenere invariata la data delle prossime elezioni parlamentari, che inizieranno il prossimo 28 novembre.
Oggi Ganzuri ha tenuto il suo primo discorso ufficiale dopo la nomina nel corso di una conferenza stampa trasmessa in diretta dalla televisione di Stato. Il suo intervento è stato molto incerto ed esistante, interrotto più volte da lunghe pause. Ha cercato di rassicurare la popolazione che il capo della giunta militare Tantawi non ha intenzione di restare al potere e che lui stesso non avrebbe altrimenti accettato questo incarico. Poi ha aggiunto che la giunta gli ha concesso poteri molto più ampi del suo predecessore e che non potrà formare un nuovo governo prima dell’inizio delle elezioni parlamentari. Le forze di sicurezza egiziane nel frattempo hanno eretto una grossa protezione di cemento in via Mohamed Mahmoud, la strada che porta verso il ministero dell’Interno e che negli ultimi giorni è stata al centro degli scontri più violenti.