Letizia Moratti e la tassa sui cani
L'ex sindaco di Milano inciampa di nuovo sui social network e riprende su Facebook una bufala che sta girando molto in questi giorni
Da qualche giorno circola su Facebook una specie di catena di Sant’Antonio che diffonde una sedicente “notizia”, coi toni allarmistici e sgangherati propri di questo genere di comunicazioni. Secondo l’appello, il governo Monti starebbe per introdurre una nuova legge secondo cui, come dice l’annuncio che viene diffuso dagli utenti su Facebook, “ogni famiglia dovrà pagare una tassa su ogni animale domestico in quanto il signor Monti li definisce BENI DI LUSSO, non beni affettivi.” Fabio Chiusi, autore del blog ilNichilista, ha notato oggi che anche l’account Facebook di Letizia Moratti, ex sindaco di Milano, ha ripreso l’appello contro la presunta nuova tassa e ha dichiarato la propria ferma contrarietà: “Attraverso la rete vorrei lanciare un appello perché questo provvedimento non si realizzi”.
Fino a questo momento non si ha notizia di nessun progetto – nemmeno nei retroscena più retroscenosi – secondo cui il governo Monti starebbe studiando una nuova tassa sugli animali domestici: secondo Paolo Attivissimo, celebre esperto di bufale online, l’ondata di messaggi indignati si è scatenata a causa di una dichiarazione al Corriere della Sera del presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari, Marco Melosi, che aveva criticato la scelta, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di inserire tra le spese conteggiate in un nuovo “redditometro” sperimentale anche le spese sostenute per curare i propri animali domestici.
Probabilmente Letizia Moratti non gestisce di persona i propri account sui social network e la propria presenza in rete, ma qualche mese fa (durante la campagna elettorale) aveva fatto un’altra brutta figura, questa volta attraverso il suo account di Twitter, dove era comparsa una risposta seria ad un messaggio, evidentemente ironico, in cui si invitava il sindaco a rispondere al problema di una moschea abusiva in un immaginario quartiere milanese di “Sucate”.