Il Belgio nei guai, daccapo
Dopo gli incoraggianti passi avanti nella formazione di un governo del mese scorso, secondo Le Soir oggi l'incaricato Di Rupo si dimetterà
Aggiornamento 18,00: il re non ha accettato le dimissioni di Di Rupo, chiedendo prima una nuova ricerca di intesa e soluzioni tra i partiti.
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Il sito del maggiore quotidiano francofono belga, Le Soir, ha annunciato nel pomeriggio che Elio Di Rupo, incaricato di formare un governo, sarebbe dal re per presentare le dimissioni. Il Belgio è senza governo da quasi un anno e mezzo, dopo che le elezioni del giugno 2010 non avevano dato maggioranze chiare a nessuno dei due fronti principali, rappresentanti grosso modo gli interessi della parte vallone del paese e di quella fiamminga. La difficoltà era diventata un caso straordinario seguito in tutto il mondo – una democrazia occidentale senza governo per oltre un anno – quando a settembre il partito socialista di Di Rupo aveva trovato un accordo con altri partiti minori per progettare le riforme condivise, escludendo il maggiore partito fiammingo.
(i protagonisti dei negoziati in Belgio)
Ma le trattative seguenti sono state di nuovo faticose e lente e oggi sembra arrivare la sanzione del loro fallimento, maturato soprattutto in un’ennesima riunione ieri notte.
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