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  • Giovedì 17 novembre 2011

L’assalto al Parlamento del Kuwait

Un migliaio di persone ha invaso il Parlamento per chiedere le dimissioni del Primo ministro e di sedici deputati accusati di corruzione

Kuwaitis demonstrate at Kuwait’s National Assembly in Kuwait City on November 16, 2011, as thousands storm the parliament after police and elite forces beat up protesters marching on the prime minister’s home to demand he resign, an opposition MP said. AFP PHOTO/YASSER AL-ZAYYAT (Photo credit should read YASSER AL-ZAYYAT/AFP/Getty Images)

Kuwaitis demonstrate at Kuwait’s National Assembly in Kuwait City on November 16, 2011, as thousands storm the parliament after police and elite forces beat up protesters marching on the prime minister’s home to demand he resign, an opposition MP said. AFP PHOTO/YASSER AL-ZAYYAT (Photo credit should read YASSER AL-ZAYYAT/AFP/Getty Images)

Un migliaio di persone ha preso d’assalto ieri il parlamento del Kuwait nella capitale Madīnat al-Kuwait sfondando le porte ed entrando per qualche minuto nella sala principale. I manifestanti hanno intonato l’inno nazionale e chiesto le dimissioni del primo ministro, lo sceicco Nasser Mohammad al-Ahamad al-Sabah, e di 16 parlamentari al governo accusati di aver ricevuto tangenti per più di 250 milioni di euro.

Il corteo stava in un primo momento marciando verso la residenza del Primo ministro, ma è stato fermato e caricato sulla strada dalla polizia che ha picchiato i manifestanti con il manganello e ne ha feriti, secondo alcuni testimoni, almeno cinque. «Ora, siamo entrati nella casa del popolo» hanno gridato gli attivisti che hanno deciso di dirigersi e invadere il Parlamento.

Ieri 20 parlamentari dell’opposizione hanno boicottato una seduta parlamentare. Le tensioni contro il governo di Nasser Mohammad al-Ahamad al-Sabahin sono iniziate a maggio 2010 quando, due giorni dopo la nomina dell’esecutivo, tre parlamentari dell’opposizione avevano presentato una mozione per chiamare il primo ministro in Parlamento a rispondere di irregolarità finanziarie legate alla gestione della compagnia di telecomunicazioni “Zain”.