“Io odio il tennis”
Alessandro Baricco racconta su Repubblica i suoi 50 libri del decennio e comincia da Open, l'apprezzata biografia di Andre Agassi
Da ieri, ogni domenica, Alessandro Baricco racconterà su Repubblica uno dei suoi 50 libri del decennio. La prima puntata è dedicata a Open. La mia storia, la molto apprezzata biografia di Andre Agassi.
Beh non l’ha scritto lui d’accordo. L’ha scritto J. R. Moehringer, uno che nel 2000 ha vinto il Pulitzer per il giornalismo: e che, obiettivamente, è di una bravura mostruosa. Non bisogna pensare però che si sia limitato a fare da ghostwriter: gli è uscito di dare ad Agassi una voce (una vita l’aveva già, e micidiale) e una diabolica abilità nel raccontare. Risultato: di Moehringer ti scordi subito e ti ritrovi in viaggio con un Agassi che non ti saresti mai aspettato e che non smette un attimo di parlare. Se parti, non scendi più fino all’ultima pagina. Roba che i famigliari protestano e sul lavoro non combini più un granché.
In genere, quando un libro riesce a ottenere un simile risultato contiene una di queste quattro domande: chi è l’assassino? Il protagonista troverà se stesso? Ma alla fine si sposeranno? Chi dei due vincerà? Open ne contiene tre su quattro, e le intreccia molto bene: le possibilità di sottrarsi alla trappola sono pari a zero. (Manca l’omicidio ma se si largheggia un po’, l’idea di far allenare il proprio figlio di sette anni tirandogli 2.500 palline al giorno assomiglia molto a una specie di avvelenamento metodico, e quella era l’idea di educazione che aveva in testa il padre di Agassi).