Perché Eddie Murphy non condurrà gli Oscar
Ha rinunciato dopo le dimissioni del produttore esecutivo della cerimonia, che era stato accusato di omofobia
Ieri, quando in Italia era sera, l’attore americano Eddie Murphy ha deciso di rinunciare alla conduzione della prossima edizione degli Oscar, i più importanti premi del cinema americano. Murphy era stato scelto dal produttore esecutivo della cerimonia, il regista Brett Ratner, grande amico dell’attore (con cui ha girato Tower Heist, di prossima uscita) e noto tra le altre cose per avere una certa propensione a dire la cosa sbagliata al momento sbagliato. L’incarico di produrre gli Oscar era stato offerto a Ratner direttamente dall’Academy, che da mesi stava lavorando al progetto della serata. Ma qualche giorno fa, alla conferenza stampa per la presentazione di Tower Heist, parlando del lavoro con gli attori ha detto che «le prove sono per i froci».
La battuta di Ratner ha scatenato polemiche e critiche da parte delle associazioni per la difesa dei diritti degli omosessuali, che hanno chiesto il suo allontanamento dalla cerimonia deli Oscar. Nonostante non sia mai arrivato un “licenziamento” ufficiale, due giorni fa Brett Ratner ha deciso spontaneamente di rinunciare all’incarico, scusandosi per quanto detto e spiegando che le sue affermazioni omofobe non dovevano in alcun modo essere collegate all’Academy e ai suoi membri.
La cerimonia degli Oscar è un grandissimo evento mediatico, come è noto. Ha una produzione esecutiva, una sceneggiatura, una struttura calcolata al secondo, uno o due presentatori famosi e presumibilmente in grado di tenere in piedi uno spettacolo lungo diverse ore divertendo senza esagerare. La conduzione dell’anno scorso – affidata a Anne Hathaway e James Franco – è stata ritenuta deludente dalla gran parte dei critici e degli spettatori, e quindi quest’anno si era deciso di puntare su qualcuno che garantisse maggiore intrattenimento: quel qualcuno doveva essere l’attore comico Eddie Murphy.
Eddie Murphy, annunciato come presentatore della cerimonia all’inizio di settembre, si è dichiarato solidale con il regista e ha deciso, pur rispettando tutte le parti coinvolte, di ritirarsi anche lui e lasciare spazio a chi verrà incaricato della nuova produzione dell’evento.