Il filmato Zapruder
Il più famoso documento dell'assassinio del presidente John Kennedy, a Dallas, che ha preso il nome del suo autore
Il più celebre video dell’assassinio di JFK è un filmato a colori, ma senza sonoro, girato da un sarto ebreo 58enne di origine russa, Abraham Zapruder, che aveva deciso di filmare il passaggio del corteo durante la sua pausa pranzo. Sono solo 26 secondi, che nell’arco di poche ore dopo l’omicidio Zapruder consegnò a due persone: l’agente del Secret Service – che si occupa della protezione dei presidenti – Forrest Sorrels, che lo richiese per le indagini, e Richard Stolley del periodico Life, a cui Zapruder lo vendette per 150 mila dollari con la promessa che un fotogramma non sarebbe mai stato pubblicato: il numero 313, che mostra il colpo mortale.
Per oltre dieci anni, Life pubblicò singole immagini tratte dal video, che venne trasmesso integralmente solo nel marzo del 1975, in una trasmissione televisiva di seconda serata. Il filmato Zapruder gioca un ruolo fondamentale in decine di ricostruzioni più o meno plausibili del 22 novembre (ne sono state fatte innumerevoli versioni modificate e rimasterizzate, tra cui questa stabilizzata e in alta definizione). Zapruder, che secondo la sua famiglia non utilizzò più una videocamera dopo quel giorno, testimoniò davanti a diverse commissioni di inchiesta ufficiali, spesso commuovendosi e dicendo di essere perseguitato dal filmato, che era all’origine anche di incubi notturni. Morì di cancro nel 1970, a 65 anni.