Gli studenti in Cile manifestano ancora
Le proteste vanno avanti da mesi: ieri ci sono stati scontri con la polizia e 20 ragazzi sono stati arrestati
Migliaia di studenti in Cile hanno manifestato di nuovo ieri per le strade di Valparaiso per protestare contro la politica del governo sull’istruzione. Una parte del gruppo si è scontrata ripetutamente con la polizia, che ha risposto sparando getti d’acqua e gas lacrimogeni. Venti manifestanti sono stati arrestati, tre poliziotti sono rimasti feriti. Gli organizzatori della protesta hanno parlato di oltre 15mila persone, le autorità di cinquemila.
La marcia di ieri ha coinciso con il primo incontro tra i leader della protesta studentesca e i rappresentanti del Congresso. I manifestanti chiedono una riforma radicale del sistema scolastico cileno e l’accesso gratuito per tutti all’istruzione. Le proteste sono iniziate a fine maggio ma sono diventate un movimento di massa a metà giugno, quando gli studenti hanno occupato più di 100 scuole. Dall’inizio delle proteste 1567 persone sono state arrestate, un ragazzo è morto negli scontri di agosto.
Il governo ha approvato un piano di riforma in 21 punti che prevede, tra le altre cose, un aumento dei finanziamenti alla scuola pubblica, una più accurata formazione degli insegnanti, un aumento del numero delle borse di studio e un aiuto per pagare i debiti degli studenti. Ma il presidente Sebastián Piñera ha comunque escluso la possibilità che il Cile passi a breve a un sistema di istruzione totalmente gratuito.