Joe Paterno lascia il football
Il leggendario allenatore di Penn State, 84 anni, non allenerà più a causa delle pesanti accuse di pedofilia verso un suo ex collaboratore
L’allenatore della squadra di football americano della Pennsylvania State University, Joe Paterno detto “JoePa”, ha annunciato oggi che si ritirerà alla fine di questa stagione. Joe Paterno era da qualche giorno sotto la pressione delle critiche per non aver agito in modo abbastanza deciso nei confronti di un suo ex collaboratore, Jerry Sandusky, arrestato lo scorso sabato 5 novembre con pesanti accuse di pedofilia. Le accuse riguardano un periodo di 15 anni, cinque dei quali passati come assistente allenatore della squadra di Penn State.
Joe Paterno ha 84 anni, allena i Penn State Nittany Lions dal 1966 ed è praticamente una leggenda vivente. La sua squadra gioca nel campionato universitario statunitense di football, college e accademie militari, il cosiddetto college football. Nei 46 anni in cui la squadra è stata allenata da Paterno, Penn State ha ottenuto il record di 409 vittorie, 136 sconfitte e tre pareggi. L’allenatore detiene il record del maggior numero di vittorie in carriera nel college football e ha aiutato Penn State a diventare una delle squadre più forti della sua categoria. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi nazionali ed è una celebrità negli Stati Uniti almeno dagli anni Ottanta (fu nominato “Sportivo dell’anno” dal celebre periodico Sports Illustrated nel 1986, primo allenatore di college football ad avere questo riconoscimento).
La decisione di ritirarsi è arrivata dopo che il consiglio di amministrazione di Penn State ha detto, ieri, che aprirà un’inchiesta sui casi di abuso. Paterno era stato criticato e invitato a rassegnare le dimissioni perché nel 2002 non avrebbe denunciato alla polizia un caso di stupro di un ragazzino di 10 anni, commesso da Sandusky nelle docce dell’impianto di football e riportatogli da un collaboratore che lo aveva scoperto per caso. Paterno parlò subito dell’episodio al direttore sportivo, Tim Curley, ma non alla polizia: anche se la giuria di un tribunale ha stabilito che Paterno non commise alcun crimine, i difensori delle vittime degli abusi lo hanno accusato di essere stato complice di un’operazione volta a mettere a tacere lo scandalo e salvaguardare il buon nome dell’università Penn State. Sandusky non venne allontanato dal campus né rimosso dai suoi incarichi, e per questo una giuria ha condannato il direttore sportivo e il vicepresidente dell’università.
Sandusky, 67 anni, è stato arrestato solo pochi giorni fa, al termine di un’indagine durata tre anni, che ha scoperto decine di casi di abusi nei confronti di otto ragazzi tra il 1994 e il 2009. Tutti i ragazzi, che avevano meno di 13 anni al momento del primo incontro con Sandusky, erano stati avvicinati per la prima volta durante attività sponsorizzate da Second Mile, un’associazione per aiutare i ragazzi con problemi sociali ed economici fondata da Sandusky nel 1977.
La dichiarazione rilasciata da Paterno oggi pomeriggio inizia dicendo: «Sono assolutamente devastato dagli sviluppi di questo caso. Sono addolorato per i bambini e le loro famiglie, e prego per il loro conforto». Paterno annuncia poi il suo ritiro alla fine dell’attuale stagione, e si riferisce al caso delle molestie sessuali definendolo «una tragedia». «Questo è uno dei più grandi dispiaceri della mia vita. Con il senno del poi, vorrei avere fatto di più», aggiunge.
foto: Jamie Sabau/Getty Images