Gli oppositori siriani aggrediti al Cairo
I manifestanti li accusano di essere collusi con il regime del presidente Bashar al Assad
Una delegazione dell’opposizione siriana è stata aggredita oggi da un gruppo di manifestanti al Cairo fuori dagli uffici della Lega Araba. L’episodio, scrive al Jazeera, è un’ulteriore conferma di quanto l’opposizione siriana sia ancora divisa. Molti dei manifestanti che oggi hanno protestato al Cairo sono siriani in esilio in Egitto che accusano la delegazione di essere corrotta con il regime del presidente Bashar al Assad.
La delegazione che oggi è stata assalita al Cairo rappresenta il Comitato di Coordinamento Nazionale Siriano, rivale politico dell’altra principale forza di opposizione, il Consiglio Nazionale della Siria. «I manifestanti di oggi sono quelli che chiedono un intervento militare, sanzioni, no-fly zone e le dimissioni immediate di Assad», ha detto il corrispondente di al Jazeera «la delegazione è lontana da queste posizioni».
La settimana scorsa il governo siriano aveva diffuso un comunicato in cui diceva di avere accettato il piano proposto dalla Lega Araba per mettere fine alle violenze nel paese. Ma da allora nulla è cambiato e il numero delle vittime negli scontri con l’esercito continua ad aumentare ogni giorno. La città più colpita in questo momento è Homs, nel centro del paese e vicino al confine col Libano, dove l’esercito ha stretto d’assedio la popolazione soprattutto negli ultimi sei giorni.
Homs è diventata il centro principale della resistenza al regime di Assad negli ultimi mesi. Una mappa della città pubblicata online da alcuni oppositori mostra le zone in cui le proteste sono più intense. Secondo gli attivisti, almeno cento persone sono state già uccise dall’inizio di novembre. Alcuni video pubblicati negli ultimi giorni mostrano il livello di intensità raggiunto dai combattimenti e dalle proteste.
foto: KHALED DESOUKI/AFP/Getty Images