Le sculture sulla spiaggia australiana
Le foto delle installazioni sul lungomare di Sydney nell'annuale mostra iniziata giovedì
Il 3 novembre in Australia è stata aperta la mostra Sculpture by the Sea: 109 installazioni artistiche lungo la costa che collega la spiaggia di Bondi a quella di Tamarama, a Sydney. Gli artisti che hanno esposto le loro opere sono quasi tutti australiani e 25 provengono da altre parti del mondo come l’inglese Anthony Caro e i cinesi Chen Wen Ling e Wang Shugang.
La mostra è alla sua 15esima edizione. L’idea di realizzare una grande esibizione di arte all’aperto, lungo la spiaggia, è di David Handley, un avvocato che rimase affascinato dalla «potenza e dalla magnificenza» della scultura mentre si aggirava con degli amici tra le rovine di un parco in una piccola città boema. All’epoca – era l’inizio degli anni Novanta – viveva a Praga, ma una volta ritornato in Australia decise di concretizzare la sua idea di un’esibizione di sculture all’aperto a Sydney. La prima edizione partì con un budget molto ridotto e si basò esclusivamente sul lavoro dei volontari. Ottenne ben presto il sostegno del comune di Sydney e venne visitata da circa 25mila persone. Da allora la fama della mostra è cresciuta sempre di più e dal 2005 un evento simile viene organizzato anche lungo la spiaggia di Cottesloe, vicino a Perth, nell’Australia occidentale. Nel 2009 Aarhus, in Danimarca, ha ospitato la prima mostra di Sculpture by the Sea in Europa.
Handley ha spiegato il successo dell’evento dicendo che «alle persone piacciono gli aspetti sorprendenti e spiritosi di alcune opere. E se c’è qualche scultura che non gli piace, possono tirare semplicemente dritti». L’ambiente informale mette le persone a proprio agio: non si fanno problemi a giocare con le sculture e a ignorare quelle che non apprezzano. «Può essere anche un modo di confrontarsi con gli artisti», ha aggiunto Handley.
Tra le sculture più apprezzate c’è Paradeigma Metaphysic di Paul Selwood, una struttura in acciaio dipinta di verde chiaro che raffigura il processo creativo in relazione alla scultura greca; The Midget Attacks di Corey Thomas, che rappresenta un sottomarino a forma di cetaceo, e Who Left The Tap On di Simon McGrath, un enorme rubinetto bianco.