Ariel Sharon non è morto, Javier Solana fa una brutta figura
L'ex Alto Rappresentante dell'UE per la politica estera ha annunciato la falsa notizia su Twitter, e poi ha passato goffamente il pomeriggio a difendersi
Intorno alle 13 di oggi Javier Solana ha annunciato tramite Twitter che l’ex primo ministro israeliano Ariel Sharon era morto. Sharon è in stato vegetativo persistente dal 4 gennaio 2006, quando venne colpito da un infarto mentre era primo ministro in carica. Nell’arco di pochi minuti un giornalista di Haaretz, Barak Ravid, ha chiesto conferme ai familiari, e la notizia si è rivelata falsa.
Solana, 69 anni, è stato un uomo politico spagnolo che ha ricoperto importanti incarichi nel partito socialista tra gli anni Ottanta e Novanta, prima di diventare segretario generale della NATO (1995-1999) e poi Segretario Generale dell’Unione Europea e Alto Rappresentante per la politica estera. La notizia della morte di Sharon è stata quindi accolta come molto credibile, malgrado i frequenti falsi allarmi in rete su informazioni di questo tipo. Poco dopo aver dato l’annuncio, Solana ha risposto su Twitter a chi gli chiedeva altre informazioni che la fonte “di primissima mano” era una “chiamata da Gerusalemme” da parte di “amici informati”. Quando si è convinto che la notizia fosse falsa, Solana ha risposto personalmente, per tutto il pomeriggio, a numerosissimi utenti che gli chiedevano conto della falsa notizia, dicendo più volte “non sono un reporter” e “non sono un giornalista”, ma “solo un cittadino”.