Quanto sono ricche le società più ricche?
Un grafico dell'Economist permette di farsi un'idea, mostrando le percentuali di mercato azionario e di profitti delle società più grandi
I movimenti di protesta contro il sistema finanziario e la gestione della crisi economica da parte dei governi hanno tra i loro slogan più usati l’accusa che poche grandi società internazionali controllino quantità enormi di denaro e continuino a fare profitti, mentre il peso della crisi è retto dalla grande maggioranza della popolazione. Un grafico pubblicato dall’Economist mostra che le loro accuse hanno qualche fondamento nella realtà, ma dicono anche che negli ultimi dieci anni c’è stata una tendenza verso la riduzione delle quote di mercato delle società più grandi.
I due grafici sulla sinistra mostrano come è distribuito il valore complessivo delle società quotate alla borsa di New York rispetto alla loro grandezza: il 5 per cento delle società più grandi (circa 300) valgono poco meno del 70 per cento dell’intero valore della borsa (grafico in alto) e nel 2010 hanno ottenuto il 90 per cento dei profitti complessivi. Come mostra il grafico in basso, la metà delle società (circa 3.000), quelle più piccole per valore in borsa, hanno accusato perdite pesantissime nel corso dello scorso anno, compensate dai guadagni di oltre il 100 per cento annuo delle società più grandi.
In Europa la situazione è molto simile, come mostrano i grafici a destra. Ma i grafici mostrano anche i dati per il 2005 e il 2010: in Europa come negli Stati Uniti la percentuale di mercato azionario delle azioni più grandi è calato (oltre il 10 per cento negli Stati Uniti), mentre la percentuale di profitti è calata negli Stati Uniti, ma non nei mercati dell’Europa occidentale.
foto: EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images