L’attentato a Charlie Hebdo
La sede di un popolare giornale satirico francese è stata distrutta da una bomba molotov: ieri la testata aveva nominato Maometto direttore del prossimo numero
La sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, a Parigi, è stata distrutta questa notte da una bomba molotov e dall’incendio generato dall’esplosione. Ieri la redazione aveva annunciato la nomina di Maometto come direttore del prossimo numero, che si sarebbe chiamato “Sharia Hebdo” in relazione alla vittoria del partito islamico di Ennahda alle elezioni in Tunisia e alla decisione del nuovo governo libico di usare la sharia come principale fonte di legge.
«Non abbiamo più un giornale», ha detto il direttore di Charlie Hebdo, riportato dalla BBC. «Tutti i nostri macchinari sono stati distrutti». Sempre stanotte il sito del giornale è stato attaccato, e in questo momento appare così. La polizia di Parigi ha aperto un’inchiesta.
Nel 2006 Charlie Hebdo aveva pubblicato le vignette su Maometto del giornale danese Jyllands-Posten, che avevano scatenato forti e a volte violente proteste. Charlie Hebdo è stato fondato negli anni Settanta ed è uno storico giornale satirico francese, di orientamento libertario e di sinistra: tra i suoi bersagli preferiti ci sono la destra francese (Sarkozy, ultimamente) e le religioni. Una sezione del settimanale è dedicata al giornalismo d’inchiesta.
foto: MARTIN BUREAU/AFP/Getty Images