La Rena è ancora lì
La nave cargo al largo della Nuova Zelanda è ancora incagliata e il maltempo sta aumentando le probabilità che si spezzi in due
Negli ultimi giorni sono aumentate le preoccupazioni per la nave cargo Rena, incagliata dal 5 ottobre a circa 23 chilometri dalla costa di Tauranga, nella Nuova Zelanda settentrionale. Le autorità neozelandesi hanno detto che la situazione è peggiorata e che sono aumentate le probabilità che la nave si rompa in due, rilasciando in mare le 385 tonnellate di combustibile che ancora rimangono a bordo. Nei giorni scorsi le squadre di soccorso hanno dovuto sospendere più volte i lavori a causa del maltempo, e anche per i prossimi due giorni le condizioni atmosferiche non sono buone.
Le squadre di soccorso di un’azienda specializzata, la Svitzer, stanno lavorando da settimane per rimuovere il combustibile dalla nave, e sono già riuscite a portarne via più di 1.100 tonnellate. Circa 380 tonnellate sono però finite in mare dai primi giorni del disastro e hanno raggiunto la costa, causando quello che i giornali neozelandesi chiamano “il peggior disastro ambientale di sempre” nella storia del paese. Dei circa 1.400 container a bordo del cargo, circa 90 sono caduti in mare, 50 dei quali rimangono dispersi.
Contro il capitano e il secondo ufficiale della nave, di nazionalità filippina, sono state presentate oggi nuove accuse in un tribunale di Tauranga. I due sono accusati della perdita di materiale pericoloso dalla nave di cui erano responsabili (per cui è prevista una pena fino a due anni), mentre nei giorni scorsi erano già accusati di aver gestito la nave in modo scorretto e rischioso.
Le questioni ambientali occupano uno spazio importante anche nel dibattito elettorale in vista delle elezioni politiche neozelandesi, che si terranno il prossimo 26 novembre. Il ministro dell’ambiente Nick Smith, che fa parte del conservatore National Party, attualmente al governo in Nuova Zelanda, ha difeso la risposta del governo al disastro della Rena, e ha detto anche che il governo intende andare avanti nel piano di nuove trivellazioni petrolifere al largo delle coste del paese.
foto: Graeme Brown/Maritime New Zealand via Getty Images