La tempesta di neve negli Stati Uniti
Almeno dieci morti e più di un milione di persone senza elettricità: quattro stati hanno dichiarato l'emergenza
La tempesta di neve che ha colpito nel fine settimana la regione nord orientale degli Stati Uniti ha causato almeno dieci morti e ha lasciato 3 milioni e 200mila persone senza elettricità. I governatori di New York, New Jersey, Connecticut e Massachusetts hanno dichiarato lo stato di emergenza.
Alberi, rami e cavi elettrici sono caduti sulle strade e sulle linee ferroviarie delle zone più colpite dove la neve ha raggiunto anche i 76 centimetri di altezza. La tempesta ora è passata ma 1,8 milioni di cittadini sono ancora senza elettricità, ospitati nei centri sportivi o all’interno delle università.
Il governatore del Massachusetts Deval Patrick ha spiegato che «è stata una sfida particolare non solo perché la neve è arrivata presto, ma perché sugli alberi c’erano ancora molte foglie che hanno causato con il loro peso la caduta dei rami sulle linee elettriche».
A New York, a causa del maltempo, sono caduti 600 alberi con gravi problemi alla circolazione. Molti treni sono stati sospesi e ore di ritardi si sono registrate anche nei principali aeroporti. Un volo della Jet Blue sabato è rimasto fermo sulla pista per otto ore dopo essere stato dirottato in Connecticut per l’impossibilità di atterrare a New York.
In molte città i sindaci hanno chiesto di rimandare i festeggiamenti di Halloween previsti per questa notte: i cavi elettrici che ancora pendono sui marciapiedi potrebbero infatti causare gravi incidenti. Il governatore del New Jersey Chris Christie ha dichiarato che i danni, in alcune regioni, hanno superato quelli dell’uragano Irene.