Un uomo ha sparato contro l’ambasciata americana di Sarajevo
I video dell'attentatore che con un fucile automatico ha aperto il fuoco e ferito almeno un poliziotto
Oggi pomeriggio a Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina, un uomo ha aperto il fuoco contro l’Ambasciata americana nel quartiere di Marijn Dvor. Era armato con un fucile automatico e ha ferito almeno un poliziotto di guardia davanti all’edificio. Dopo trenta minuti dal primo sparo, un cecchino della polizia lo ha colpito. L’uomo è stato arrestato e trasferito all’ospedale di Sarajevo.
Un testimone oculare, Smail Zilic, che al momento della sparatoria si trovava in macchina, ha dichiarato che l’uomo camminava avanti e indietro davanti all’edificio da cinque minuti, urlando «Portami un americano, voglio un americano». Il sindaco di Sarajevo Alija Behmen ha detto che l’attentatore era arrivato davanti all’ambasciata su un tram.
La sequenza dei video è stata registrata dalla telecamera di sorveglianza di un centro commerciale che si trova di fronte all’ambasciata.
Un medico dell’ospedale di Sarajevo ha fatto sapere che l’attentatore ha una ferita alla gamba, ma non è in pericolo di vita. La tv bosniaca l’ha identificato come Mevlid Jasarevic, serbo di Novi Pazar, città con una grande comunità musulmana. Avrebbe 23 anni. La polizia, che non ha confermato l’identificazione, sta indagando se l’uomo ha agito da solo o aveva dei complici.
Le autorità bosniache hanno condannato la sparatoria come un attacco terroristico. In un comunicato hanno fatto sapere che «Il governo americano ci ha sostenuto nei momenti più difficili della nostra storia e nessuno ha il diritto di mettere in pericolo le relazioni amichevoli tra i nostri due paesi».