Lo scandalo delle password in Svezia
Qualcuno ha reso pubbliche le informazioni personali di decine di migliaia di persone, tra cui politici e giornalisti
Negli ultimi giorni la Svezia è stata travolta da uno scandalo legato all’improvvisa diffusione delle password di oltre 180mila persone, tra cui soprattutto giornalisti, politici e celebrità di vario genere. Tutto è iniziato martedì, quando l’account Twitter dell’ex esponente dei Democratici Svedesi – partito nazionalista di destra – William Petzäll ha cominciato a pubblicare le password di centinaia di utenti associati alla piattaforma Blogtoppen.se. Le password sono accoppiate al relativo indirizzo email e fanno riferimentosia ai blog che a caselle di posta elettronica e utenze di social network.
Petzäll, che ha lasciato il partito lo scorso settembre ed è in Parlamento come indipendente, è al momento ricoverato in una clinica per disintossicarsi dal consumo di droga e ha fatto sapere tramite il suo avvocato che il suo account Twitter è stato sabotato, negando di avere a che fare con la fuoriuscita delle password. Al momento il suo account Twitter non risulta più attivo. Il direttore di Blogtoppen.se ha confermato che il suo sito è stato sabotato e l’ha temporaneamente chiuso.
Secondo il quotidiano svedese Aftonbladet, tra le password diffuse ci sarebbero quelle di 79 membri del Partito Moderato – tra cui molti parlamentari e il segretario del partito Sofia Arkelsten – 50 del Partito Liberale e molte altre di giornalisti e personaggi televisivi. Mercoledì una nuova ondata di password è stata pubblicata su un sito per la condivisione di file online. «Non riesco a ricordare di un attacco simile in tempi recenti», ha commentato l’esperto di sicurezza informatica Joakm von Braun. In tutto sono state diffuse 93.678 combinazioni email/password. In una mail ricevuta dal quotidiano Expressen, il presunto hacker ha scritto di averlo fatto per dimostrare che i dati personali consegnati a molti siti non sono al sicuro.