Il nuovo presidente irlandese è Michael Higgins
Secondo un primo conteggio ufficiale il candidato del Partito laburista ha vinto le elezioni e i suoi avversari si sono congratulati con lui
Il candidato del Partito laburista Michael Higgins, secondo un primo conteggio ufficiale, ha vinto le elezioni presidenziali d’Irlanda. Dopo una campagna controversa con i sondaggi molto incerti nel risultato, Higgins risulta al 39,6 per cento dei voti. Dopo di lui, Seán Gallagher (opinionista della trasmissione televisiva Dragon’s Den che si presentava come indipendente) è al 28,5 per cento, mentre l’esponente cattolico dello Sinn Fein ed ex comandante dell’Ira Martin Mc Guinness è al 13,7 per cento: entrambi si sono già congratulati con il futuro nono presidente dell’Irlanda, ammettendo la sconfitta. L’affluenza ufficiale alle urne è al 56,11 per cento degli aventi diritto.
Higgins è arrivato in serata accompagnato dalla moglie al Castello di Dublino, sede di rappresentanza del presidente irlandese, e ha detto: «Sono molto contento. Il numero dei voti mi permetterà di essere il presidente di tutte le persone. Rendo omaggio agli altri candidati per la loro lunghissima campagna, avevano molte buone idee che io includerò».
Michael D. Higgins ha 70 anni, è presidente del partito laburista irlandese ed è l’ex ministro dei beni culturali. È un poeta e uno studioso di gaelico: fu lui uno degli artefici del quarto canale televisivo del paese, interamente in quella lingua. Oltre a Higgins, erano sei i candidati alle presidenziali: quattro uomini e due donne. In Irlanda il presidente viene eletto direttamente dai cittadini e resta in carica per 7 anni. Come in Italia è a capo delle forze armate, ratifica le leggi e sorveglia su parlamento, magistratura e governo.
Michael Higgins prenderà il posto di Mary Mc Aleese, in carica dal 1997 e proclamata rieletta senza il ricorso al voto nel 2004 perché unica candidata. Pochi giorni prima delle elezioni, Mary Mc Aleese aveva pronunciato il suo discorso di commiato davanti a una platea di imprenditori: «Stiamo certamente vivendo un periodo di notevole bisogno, un tempo tempestoso in cui servono menti creative e coraggiose per navigare senza tracciati o indicazioni. Che il prossimo anno ci veda tutti vivi qui».