Le condanne in Argentina per gli omicidi della dittatura militare
L'ex ufficiale Alfredo Astiz è stato condannato all'ergastolo, fece uccidere le fondatrici delle Madri di Plaza de Mayo e centinaia di altre persone
L’ex ufficiale navale argentino Alfredo Astiz è stato condannato all’ergastolo per i crimini commessi durante gli anni della dittatura militare, tra il 1976 e il 1983. Astiz, conosciuto anche con il soprannome di “angelo biondo della morte”, è stato giudicato colpevole per le accuse di tortura, omicidio e sequestro di persona. Tra le sue vittime ci furono anche due suore francesi e due delle fondatrici delle cosiddette Madri di Plaza de Mayo.
In Argentina, durante gli anni della dittatura militare, migliaia di dissidenti politici vennero arrestati illegalmente, detenuti senza processo, torturati e uccisi dagli agenti della giunta militare. Una volta arrestati, i dissidenti politici venivano rinchiusi in luoghi segreti di detenzione, senza alcun processo, quasi sempre torturati, a volte per mesi, e solo in pochi casi, dopo un processo sommario e senza alcuna reale garanzia legale, rimessi in libertà. Secondo alcune fonti, spesso testimonianze di militari coinvolti nell’operazione, molti desaparecidos furono caricati a bordo di aerei militari – i cosiddetti vuelos de la muerte, voli della morte – sedati e lanciati nel Rio de la Plata, oppure gettati nell’Oceano Atlantico col ventre squarciato da una coltellata affinché i loro corpi fossero divorati dagli squali.
Altri prigionieri furono detenuti in centri clandestini, tra cui la scuola di addestramento della Marina Militare ESMA a Buenos Aires. L’assoluta segretezza degli arresti garantì per lungo tempo al regime militare argentino una sorta di “invisibilità” agli occhi del mondo: dovettero passare infatti almeno 4 o 5 anni dall’inizio della dittatura prima che all’estero si iniziasse ad avere una percezione esatta di quanto stesse accadendo in Argentina. Si ritiene che tra il 1976 e il 1983 siano scomparsi fino a trentamila dissidenti o sospettati tali.
Astiz, che oggi ha 59 anni, è uno dei simboli più noti di quella repressione. Fece infiltrare il movimento delle Madri di Plaza de Mayo, che in quegli anni si battevano per il ritorno a casa dei loro cari, e fece uccidere le sue tre fondatrici: Azucena Villaflor, Esther Ballestrino e Maria Ponce. Astiz si è difeso dicendo di avere agito per salvare l’Argentina dal terrorismo di sinistra e ha liquidato il processo contro di lui come una vendetta politica. Era già stato condannato in contumacia in Francia per gli omicidi delle due suore Alice Domon e Leonie Duquet, scomparse in Argentina nel 1977. Insieme ad Astiz sono stati condannati all’ergastolo altri dieci tra ex ufficiali e agenti della polizia. Altri hanno subito condanne minori.