L’Enel sulla centrale di La Spezia
La risposta alle contestazioni dei comitati anti inquinamento raccontate ieri dal Post
L’ufficio “Relazioni con i media territoriali” di Enel ha inviato al Post questa lettera di precisazioni sull’articolo di Orsetta Bellani che il Post ha pubblicato il 24 ottobre 2011.
La descrizione della centrale Eugenio Montale riportata nell’articolo “Il carbone sul cielo della Spezia” è molto lontana dalla realtà: l’impianto spezzino, come tutte le centrali Enel, opera nel pieno rispetto delle leggi e dell’ambiente, come testimoniato anche dalle certificazioni ambientali ISO 14001 e EMAS.
È falso che l’impianto sia “illegale”: Enel ha richiesto il rilascio dell’AIA per la centrale spezzina nel 2006, e la legge prevede che fino al completamento dell’iter l’impianto debba operare nel rispetto delle autorizzazioni vigenti già ottenute. La centrale opera addirittura al di sotto di tali limiti, seguendo un percorso virtuoso di miglioramento continuo e volontario, anticipando spesso quanto previsto da nuove normative.
Per quanto riguarda il combustibile da rifiuti, Enel ha già più volte chiarito di non avere alcun progetto in tal senso e di non aver mai ricevuto richieste ufficiali in merito per l’impianto spezzino.
Nella centrale spezzina, oltre al gruppo a carbone, sono presenti due sezioni a ciclo combinato da 340 MW ognuna alimentate a gas naturale. I tre gruppi sono sempre pronti ad entrare in servizio, giorno per giorno. A decidere quale gruppo funzionerà, quando e per quanto tempo è il meccanismo della Borsa dell’Energia Elettrica che, a livello centrale, giorno per giorno, chiama a produrre i gruppi più competitivi a beneficio dell’efficienza energetica complessiva del sistema Paese. Questo vale ovviamente per tutto il sistema produttivo nazionale e per tutti i produttori, non solo per Enel.
Ricordiamo che il carbone non è affatto una fonte energetica obsoleta: grazie alle moderne tecnologie è utilizzato in tutto il mondo. In Italia il ruolo del carbone nel mix produttivo è del 13%, in Europa 27% (con punte in Germania del 44%), nei Paesi OCSE 39%. Questa fonte energetica svolge oggi un ruolo fondamentale, sia da un punto di vista strategico del sistema Paese, sia dal punto della garanzia dei migliori standard ambientali. Non c’è quindi motivo per rinunciarvi.
Invitiamo l’autrice dell’articolo a venire a visitare la centrale per vedere con i propri occhi come stanno le cose: scoprirà un impianto moderno e all’avanguardia, che lavora nel rispetto dell’ambiente e del territorio in cui è inserito.
Enel – Relazioni con i Media