Obama conferma il ritiro dall’Iraq
Entro la fine dell'anno tutti i soldati americani torneranno a casa, mettendo ufficialmente fine alla guerra iniziata otto anni fa
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato in una conferenza stampa iniziata intorno alle 18.45 ora italiana (le 12.45 negli Stati Uniti) che entro la fine del 2011 tutti i soldati statunitensi saranno ritirati dall’Iraq, terminando dopo otto anni la presenza militare nel paese arabo, iniziata con l’invasione del 2003.
I soldati americani tornano a casa a testa alta, fieri di quanto ottenuto. […] I soldati che ora sono in Iraq passeranno le vacanze a casa. […] La guerra in Iraq si concluderà definitivamente entro la fine di quest’anno.
Intorno alle 17.30 ora italiana (le 11.30 negli Stati Uniti) Obama ha parlato del ritiro in una videoconferenza con il primo ministro iracheno Nouri al-Maliki. Il ritiro segue le modalità e i tempi stabiliti nel 2008, durante la presidenza Bush, dall’accordo tra gli Stati Uniti e il governo iracheno. Gli unici militari statunitensi che rimarranno in Iraq saranno circa 150, un piccolo numero collegato principalmente all’ambasciata statunitense a Baghdad. Gli ultimi soldati con incarichi da combattimento avevano lasciato l’Iraq a metà agosto, ma ne rimanevano circa 39mila per addestrare le forze di sicurezza irachene, proteggere personale e strutture americane e organizzare operazioni antiterrorismo.
Questo mese, come riporta la CNN, gli Stati Uniti e l’Iraq non erano riusciti a trovare un accordo su questioni fondamentali per continuare la presenza militare anche oltre la fine del 2011, come l’immunità dalla legge irachena per i soldati statunitensi. Secondo la CNN, che cita “un alto funzionario dell’esercito direttamente coinvolto nelle trattative”, i negoziatori iracheni si erano ritirati dai colloqui diplomatici dopo le rivelazioni di WikiLeaks che alcuni civili iracheni erano stati uccisi da truppe di terra statunitensi in un raid del 2006, invece che in un attacco aereo come dichiarato dagli Stati Uniti. Gli Stati Uniti intendevano mantenere nel paese tra i 3.000 e i 5.000 militari anche oltre il 2011.
foto: SAUL LOEB/AFP/Getty Images