Il secondo giorno di sciopero in Grecia
Oggi il voto sulle nuove misure anti-crisi, i manifestanti tornano in piazza Syntagma
La Grecia si prepara al secondo giorno di sciopero generale, mentre il Parlamento è chiamato a esprimere il voto finale sul nuovo pacchetto di misure anti-crisi. I manifestanti hanno già iniziato a radunarsi intorno a piazza Syntagma, dove ieri oltre 100mila persone hanno protestato per ore scontrandosi più volte con la polizia. Le tensioni sono continuate fino a tarda notte, dopo che i manifestanti erano stati dispersi dalla polizia lanciando lacrimogeni a ripetizione. Tutti i media greci sono concordi nel definire quella di ieri la più grande manifestazione di protesta dalla fine della dittatura nel 1974, e c’è molta attesa per quello che potrebbe succedere subito dopo il voto di oggi.
Le misure in discussione in Parlamento dovranno convincere Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale a estendere il prestito con cui consentire alla Grecia di arginare il suo debito. Il voto finale sul nuovo pacchetto anti-crisi dovrebbe passare nel pomeriggio con una maggioranza prevista di 154 voti a favore. Il piano prevede tra le altre cose nuovi tagli a pensioni e stipendi e cassa integrazione per circa trentamila dipendenti del settore pubblico. «Le persone devono capire che questi interventi sono necessari per evitare una crisi ancora più profonda e più dura», ha detto il ministro dell’Economia Evangelos Venizelos.