Il nuovo telefono di Google
Si chiama Galaxy Nexus, lo produce Samsung e funziona grazie al nuovo Android, un biscotto gelato
Ieri nel corso di una presentazione a Hong Kong, Google e Samsung hanno presentato Galaxy Nexus, il loro nuovo smartphone. Il telefono è il primo a utilizzare Android 4.0, per gli amici Ice Cream Sandwich (ICS), l’ultima versione del sistema operativo per cellulari progettata da Google e destinata a sfidare principalmente iOS di Apple nel settore sempre più competitivo degli smartphone e dei tablet.
Galaxy Nexus
Grazie alla collaborazione con il team che si occupa di Android, Samsung dice di aver progettato un telefono che si adatta al meglio al nuovo sistema operativo. Un particolare cui tengono molto i responsabili di Google, che da tempo insistono con i produttori sulla necessità di realizzare dispositivi altamente compatibili con Android così da far esprimere tutte le sue potenzialità.
Nel corso della presentazione, Samsung ha confermato di aver puntato su quattro aspetti fondamentali per il nuovo Galaxy Nexus: velocità, schermo, design e sistema operativo. La velocità è data dalla possibilità di collegarsi alle reti cellulari di ultima generazione (LTE) per una trasmissione più rapida dei dati e dalla presenza di un processore potente, da 1,2 GHz. Lo schermo ha una risoluzione di 1280 x 720 pixel e può riprodurre video in alta definizione. Il telefono ha un design lievemente concavo ed è spesso 8,84 millimetri.
Android – Ice Cream Sandwich
La novità più importante rimane comunque Ice Cream Sandwich. La nuova versione del sistema operativo parte dalle ultime esperienze con Honeycomb, l’edizione di Android per tablet, per ripulire la grafica e renderla più essenziale. «Alle persone piace Android e le persone ne hanno bisogno, ma non lo amano» ha spiegato Matias Duarte, che si occupa dell’esperienza d’uso all’interno del team che realizza il sistema operativo. ICS è stato quindi concepito per affascinare gli utenti, offrendo un ambiente più accogliente in cui muoversi e con cui interagire.
La semplicità grafica si riflette anche in quella d’uso. Per sbloccare lo smartphone, per esempio, c’è una funzione che permette di usare il riconoscimento del proprio viso. Basta inquadrarlo e attendere di essere riconosciuti dal sistema per accedere ai propri dati. Le notifiche – che segnalano le ultime chiamate, l’arrivo di messaggi o di altri contenuti – compaiono in una schermata unica e possono essere eliminate in blocco o selezionandone solo alcune, lasciandone altre in evidenza.
La tastiera virtuale è stata migliorata e il sistema per fare copia/incolla è stato semplificato. Altre novità interessano il riconoscimento vocale: ora è istantaneo e consente quindi di vedere apparire in tempo reale le parole mentre vengono dettate al telefono. Le applicazioni classiche, come Gmail, Calendario e Foto sono state riviste con l’intento di renderle più intuitive e facili da usare. La posta elettronica può essere letta anche offline e permette di compiere ricerche in archivio fino ai messaggi ricevuti un mese prima. Il Calendario ha una grafica più pulita per consultare meglio gli eventi.
L’applicazione per fare le foto è stata rivista completamente e comprende diverse nuove funzionalità. Oltre a poter modificare la foto appena scattata, consente di inserire filtri artistici, realizzare panorami automaticamente mettendo insieme più inquadrature e di ottenere risultati migliori nelle foto in cui compaiono persone, grazie a un sistema di riconoscimento dei volti.
Diverse novità introdotte ricordano le innovazioni apportate da Apple con il recente lancio di iOS 5, la nuova versione del suo sistema operativo per iPhone, iPad e iPod Touch. Questo conferma quanto gli sviluppatori si tengano d’occhio e abbiano ormai in mente funzionalità e sistemi “standard”, che gli stessi utenti vogliono trovare quando passano da uno smartphone a un altro.
Android Ice Cream Sandwich arriverà progressivamente su un ampio numero di telefoni cellulari, dopo il suo debutto sul Nexus Galaxy. Il nuovo smartphone di Samsung sarà disponibile a partire da novembre negli Stati Uniti e nei principali mercati dell’Europa e dell’Asia.