Lo sgombero di Dale Farm
È iniziato questa mattina con scontri e violenze tra gli agenti e i nomadi, che non vogliono abbandonare il loro campo in Gran Bretagna
Dopo dieci anni di battaglie legali e numerosi rinvii, è iniziato lo sgombero del campo nomadi di Dale Farm, che è abitato da circa mille persone ed è il più grande della Gran Bretagna. Il via libera allo sgombero è stato dato dalla Corte di appello lo scorso lunedì. I poliziotti devono sgomberare 86 famiglie da insediamenti costruiti illegalmente lungo la green belt del villaggio di Crays Hill, ovvero la fascia che circonda i centri abitati destinata a boschi e luoghi di svago e in cui è generalmente proibita qualsiasi costruzione.
Dale Farm fu edificato negli anni Settanta, quando il consiglio del distretto di Basildon concesse la licenza edilizia a 40 famiglie rom. Nel 1996 un gruppo di pavee, i nomadi irlandesi le cui origini sono tuttora sconosciute, acquistò un altro appezzamento di terra nella zona per 120.000 sterline. Molti di loro non ottennero la licenza per costruire case, ma iniziarono a farlo comunque. Nel tempo il campo ha raddoppiato le proprie dimensioni e ora ospita 100 famiglie: alcune vivono in case costruite legalmente mentre altre hanno costruito abusivamente le loro abitazioni nella zona verde.
Lo sgombero è iniziato questa mattina poco dopo le sette, quando un primo gruppo di poliziotti in tenuta anti-sommossa ha abbattuto una recinzione ed è entrato nel campo, mentre gli abitanti e i loro sostenitori hanno cercato di fermarlo lanciando sassi e mattoni. Il Guardian spiega che gli agenti sono entrati abbattendo parte di un muro che si trova in una zona costruita legalmente. L’associazione Dale Farm Solidarity Campaign, che difende il diritto dei nomadi a rimanere a Dale Farm, ha definito lo sgombero «brutale, pericoloso e illecito» e sta cercando di ottenere un provvedimento di emergenza per sospendere lo sgombero. Nel frattempo il campo è rimasto senza elettricità, condizione che potrebbe compromettere la salute delle persone più anziane che dipendono da macchinari medici.
La polizia dell’Essex – che ha impiegato nell’operazione circa 50 agenti – ha confermato di aver usato i taser, le pistole elettriche, contro due persone e di averne arrestate tre. Il corrispondente della BBC Jeremy Cooke ha detto che la situazione è «drammatica» e che ci sono persone incatenate al cancello principale. Nel frattempo, alcune roulotte sono state incendiate dagli attivisti che cercano di usarle come barricate. La polizia ha ribadito che sia martedì che questa mattina ha cercato di convincere gli abitanti ad abbandonare Dale Farm in modo pacifico, ma che questi hanno invece rinforzato il perimetro attorno alle piazzole illegali, costruendo anche barricate e accumulando oggetti da lanciare contro gli agenti.
Il capo del consiglio di Basildon, Tony Ball, ha condannato le scene di «violenza premeditata e organizzata» e ha ribadito l’intenzione del consiglio e degli agenti di «portare avanti questa operazione in modo sicuro, dignitoso e umano, e di rispettare la legge». Un altro funzionario del Consiglio di Basildon ha spiegato che lo sgombero non terminerà oggi e che non è ancora chiaro quanto tempo potrà richiedere.