La preistoria del 3D
Una raccolta di immagini anaglifiche realizzate tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900: quelle che vanno guardate con gli occhialetti rossi e verdi
La recente diffusione dei film in 3D potrebbe aver convinto qualcuno che si tratti di un’invenzione relativamente recente, ma le pellicole cinematografiche tridimensionali risalgono a decenni fa e, se si parla di fotografia, per trovare i primi esempi bisogna arrivare addirittura alla seconda metà del 1800.
Si chiamano anaglifi le immagini composte da due immagini sovrapposte, riprese alla stessa distanza che c’è tra gli occhi umani e poi colorate separatamente una di verde (o blu) e l’altra di rosso. Osservando il risultato attraverso due lenti colorate si ottiene un effetto tridimensionale: a partire dagli anni Cinquanta del 1900 era facile trovare anaglifi nelle riviste, che allegavano a ogni copia un paio di occhiali in cartoncino.