Il leader dei narcos arrestato in Messico
La polizia ha preso "El Chabelo", il capo del cartello più feroce e potente del Paese
La polizia messicana ha arrestato uno dei leader degli Zetas, il cartello della droga più potente e violento del Messico. Secondo gli ultimi aggiornamenti l’uomo arrestato sarebbe conosciuto con il soprannome di “El Chabelo”, capo di diverse città nella regione settentrionale del Nuevo Leon. L’arresto è arrivato dopo un intenso scontro a fuoco che ha lasciato almeno nove persone morte. Los Zetas è un cartello che nello stato costiero di Tamaulipas è impegnato in una guerra sanguinosa per il controllo del territorio con un’organizzazione criminale rivale, il Cartello del Golfo. Nelle ultime settimane i narcotrafficanti di Los Zetas avevano preso di mira e ucciso anche blogger e giornalisti.
Nei giorni scorsi il presidente del Messico, Felipe Calderon, ha accusato il principale partito d’opposizione – Partito Rivoluzionario Istituzionale – di legami poco chiari con i criminali della droga che da anni imperversano nel paese. Il PRI è attualmente favorito alle elezioni presidenziali del prossimo anno e quello sulla lotta alla droga sarà il tema decisivo della campagna elettorale. «Ci sono molti all’interno del PRI che pensano che un accordo con i cartelli della droga potrebbe funzionare, è la loro mentalità», ha detto Calderon in una recente intervista al New York Times.
Il PRI aveva governato a lungo prima di perdere le elezioni nel 2000 ed è stato più volte accusato dai suoi avversari di avere in passato scelto la logica della convivenza con i narcos per garantire maggiore sicurezza e stabilità al paese. Dall’elezione di Calderon, che ha fin dall’inizio dichiarato guerra aperta ai narcos, sono morte oltre 44mila persone. Domenica la polizia messicana ha liberato 61 uomini tenuti prigionieri in una fabbrica a Piedras Negras, dove erano costretti a lavorare per una gang locale. Piedras Negras si trova al confine col Texas, nello stato di Coahuilla.
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