Amazon fa concorrenza agli editori
Quest'autunno Amazon pubblicherà direttamente più di cento libri e la decisione preoccupa le case editrici
Nel corso di questo autunno, Amazon pubblicherà direttamente più di cento libri di carta e in formato elettronico. Questa progressiva trasformazione della società da distributore a editore preoccupa le case editrici, che temono di essere tagliate fuori e di conseguenza di assistere a una riduzione dei loro ricavi.
Nelle prossime settimane, spiegano sul New York Times, Amazon pubblicherà 122 nuovi libri tra romanzi, saggi e manuali. Per la selezione dei titoli, la società si è affidata principalmente a Laurence Kirshbaum, un grande esperto di case editrici che aveva lavorato per Time Warner Book e che era stato assunto da Amazon lo scorso maggio. Grazie al lavoro di Kirshbaum, la società potrà pubblicare direttamente alcuni libri di grande interesse come una attesa biografia sulla regista e attrice Penny Marshall. Per ottenere i diritti per la pubblicazione del libro si dice siano stati pagati 800mila dollari.
Il numero di nuove pubblicazioni e le quantità di denaro fino a ora investite confermano l’interesse di Amazon nel mondo editoriale. «Tutti hanno paura di Amazon. Se sei una libreria, Amazon è lì da un pezzo a farti concorrenza. Se sei un editore, un giorno ti sveglierai scoprendo che Amazon è diventata una tua concorrente. E se sei un agente, Amazon ti potrebbe fregare un affare perché offre agli autori l’opportunità di pubblicare direttamente e di tagliarti fuori. È la solita strategia del divide et impera» spiega Richard Curtis, per lungo tempo agente di diverse società editrici.
I responsabili di Amazon al momento minimizzano, spiegando che la maggior parte degli editori è molto felice delle opportunità commerciali che offre la società. Il sito vende ogni giorno centinaia di migliaia di libri, offrendo buoni margini di guadagno alle case editrici. È comunque indubbio che Amazon stia sperimentando una nuova strada, tesa a mettere direttamente in comunicazione l’autore con il lettore senza ulteriori passaggi intermedi. Una strada difficile da percorrere, che mette in discussione anche il lavoro di selezione dei titoli e che potrebbe incidere sulla qualità delle pubblicazioni, ma che offre anche grandi opportunità per cambiare un modello rimasto sostanzialmente invariato da secoli.
Amazon ha iniziato a dare a tutti i suoi autori, sia che li pubblichi direttamente o meno, accesso diretto alle statistiche di vendita del servizio Nielsen BookScan, che tiene traccia di quanti libri vengono venduti in singoli mercati locali. Sta introducendo un tipo di comunicazione uno a uno tra gli autori e i loro fan che di solito si verificava solo nei giri di presentazione dei libri. Ha reso un romanzo storico tedesco misconosciuto un best seller senza che ci fosse una singola recensione di un critico.
La recente introduzione di Kindle Fire, il primo tablet di Amazon, e il rinnovo dei Kindle tradizionali potrebbe accelerare questo processo. Il CEO della società, Jeff Bezos, ha confermato di voler creare nuovi contenuti appositamente per i suoi lettori di ebook, condizione che potrebbe allontanare ulteriormente gli editori tradizionali e i metodi di produzione, promozione e consegna dei libri.
Il New York Times propone l’esempio di Kiana Davenport, una scrittrice hawaiana la cui carriera sta scricchiolando. Nel 2010 aveva firmato un accordo con una divisione dell’editrice Penguin per la pubblicazione di un romanzo storico. Ricevette 20mila dollari come anticipo per il libro, in programma per l’estate successiva. Nel frattempo Davenport decise di fare una raccolta di racconti e di pubblicarli come ebook direttamente online con Amazon.
Di recente Penguin ha scoperto la pubblicazione e ha chiesto all’autrice di rimuoverla, perché riteneva andasse contro il contratto di esclusiva firmato tra le parti. Davenport si è rifiutata di rimuovere l’ebook, così la casa editrice ha deciso di non pubblicarle il romanzo storico e pensa di farle causa per recuperare l’anticipo. «Stanno cercando di fare qualcosa di esemplare: se pubblichi un libro per i fatti tuoi e lo distribuisci con Amazon, lo fai a tuo rischio e pericolo» spiega il legale che rappresenta gli interessi della scrittrice.
Le case editrici temono che grazie al passaparola e alla condivisione dei contenuti online, Amazon riesca anche a produrre best seller in grado di competere con i loro scrittori di punta. Alcuni autori potrebbero decidere di passare alla società, pubblicando con tempi più rapidi e meno vincoli i loro libri, svuotando i cataloghi delle società editrici tradizionali.