Google chiude Buzz
Il servizio all'interno di Gmail, che pochi usavano, viene sacrificato per fare spazio al nuovo social network Google+
Google ha deciso di chiudere Buzz, il servizio che funziona all’interno di Gmail per condividere con i propri contatti messaggi e contenuti. Lanciato nel febbraio del 2010, Google Buzz era stato considerato da molti come una possibile alternativa a Twitter e ad altri social network, ma nonostante fosse presente negli account di decine di milioni di iscritti a Gmail non aveva mai riscosso un grande successo.
La società ha deciso di terminare il servizio dicendo di volersi concentrare su Google+, il suo nuovo social network messo online a fine giugno e da qualche settimana aperto a tutti. Già all’epoca la possibilità di chiudere in tempi rapidi Buzz era parsa la più logica, considerato che i due servizi hanno molte caratteristiche in comune.
Il manager di Google Bradley Horowitz, ha messo insieme sul proprio profilo di Google+ qualche riflessione su Buzz, che sarà chiuso nel corso delle prossime settimane. Il dirigente ricorda i seri problemi che ebbe all’inizio il sistema, soprattutto sul fronte della privacy: gli iscritti nei primi giorni non avevano molte possibilità per controllare che fosse in grado di visualizzare i loro contatti, particolare che portò a grandi polemiche e a minacce di azioni legali contro Google.
Quella esperienza, spiega Horowitz, è stata comunque importante per capire come far meglio e ha portato infine all’idea delle “Cerchie”, gli insiemi di amici facili da organizzare sul nuovo Google+. Da Buzz i responsabili di Google dicono di aver anche imparato come si presenta un nuovo prodotto. Il nuovo social network è stato messo inizialmente a disposizione di un numero limitato di persone per testarlo e apportare modifiche sulla base delle loro segnalazioni. Solo in un secondo momento è stato aperto a tutti, sistema che ha anche consentito di creare un po’ di attesa sul servizio.
La scelta ha funzionato, ma stando alle stime di alcune società di statistica, nelle ultime settimane i nuovi iscritti al social network hanno iniziato ad aumentare con un ritmo più lento. È diminuito anche il tempo trascorso mediamente sul social network e il messaggio pubblicato per errore da un ingegnere di Google, in cui il sistema veniva definito un fallimento, non ha aiutato. Ora la speranza è che la rimozione di Buzz possa incentivare altri utenti a utilizzare maggiormente Google+.
A chi desidera tenere traccia delle proprie attività passate su Buzz, Google consiglia di utilizzare Takeout. Il sistema permette di effettuare un download dei propri dati conservati nei prodotti della società.