Nuovi arresti nelle proteste americane
Mercoledì quattro manifestanti sono stati arrestati a New York e undici a San Francisco
Dopo la cosiddetta “marcia dei milionari” di martedì, mercoledì i manifestanti del movimento Occupy Wall Street hanno organizzato altre proteste davanti alla sedi principali delle banche di numerose città americane, tra cui New York, Washington, Seattle e Philadelphia. Il corteo più grosso si è tenuto a New York, dove i manifestanti hanno protestato davanti alla sede della banca JP Morgan Chase a Manhattan e hanno chiesto di poter parlare con Jamie Dimon, presidente e amministratore delegato della società e diventato un simbolo dei banchieri che hanno stretti contatti con il mondo politico, che però al momento si trova in Asia. I manifestanti avevano già cercato di parlare con Dimon il giorno prima, fermandosi davanti alla sua casa a Manhattan. Durante la protesta la polizia ha arrestato quattro persone. Ci sono stati undici arresti anche a San Francisco, dove i manifestanti hanno circondato e bloccato l’entrata della sede della banca Wells Fargo.
Mercoledì sera il sindaco di New York Michael Bloomberg ha incontrato i manifestanti a Zuccotti Park, dove molte persone sono accampate da quasi un mese. Il sindaco ha spiegato che il parco è stato danneggiato e rovinato dall’accampamento, dove le condizioni sanitarie sono molto scarse, e ha detto che a partire da venerdì verrà ripulito. Il sindaco ha rassicurato i manifestanti dicendo che l’accampamento non verrà sgomberato e che la pulitura del parco avverrà gradualmente in modo da obbligare solo alcune persone a liberare una zona del parco. Quando la zona sarà stata ripulita i manifestanti potranno farci ritorno a patto di rispettare alcune regole sanitarie.
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