Le cinque domande del Guardian a Liam Fox
La stampa britannica insiste sul ministro della Difesa e gli incarichi ufficiali che affidava a un suo amico
La stampa britannica continua a occuparsi dello scandalo che da qualche giorno coinvolge il ministro della Difesa, il conservatore Liam Fox. Al centro dello scandalo c’è il ruolo controverso ricoperto dal suo amico e testimone di nozze Adam Werritty negli affari del ministero. Werritty non fa parte dello staff del ministro ma secondo la stampa ha utilizzato per anni uffici e un appartamento assegnati dallo Stato a Fox, ha agito più volte come rappresentante del ministero della Difesa, partecipando a diverse visite ufficiali e organizzando incontri con imprenditori interessati a stringere accordi con il ministero. Fox inizialmente aveva negato tutto ma domenica sera è stato costretto a scusarsi dall’evidenza dei fatti.
Ieri Fox ha parlato alla Camera dei Comuni e si è scusato più volte per le irregolarità commesse, fornendo un po’ di numeri sulla partecipazione di Werritty alla sua attività di ministro. In questi 18 mesi Fox ha incontrato Werritty 22 volte negli uffici del ministero della Difesa e lo ha accompagnato o incontrato in 18 delle sue 48 visite all’estero. Non è ancora chiaro quale sarà la sorte di Fox: il partito conservatore ieri ha mostrato grande sostegno nei suoi confronti ma è noto che la fiducia di Cameron non è incondizionata. Oggi il Guardian mette insieme le cinque cose che Liam Fox deve ancora chiarire e lo fa sotto forma di domande, in un format piuttosto familiare ai lettori italiani.
1. Adam Werritty ha ottenuto vantaggi economici dal suo rapporto con Fox?
Rispondendo a questa domanda alla Camera dei Comuni, Fox ha usato una strana formula. Ha detto di avere “fiducia che le azioni di Werritty non fossero fatte in funzione di un comportamento transnazionale”. Interpellato nuovamente, ha detto di avere avuto garanzie in questo senso dallo stesso Werritty.
2. Perché Werritty è andato due volte a Dubai per organizzare l’incontro tra Fox e un uomo d’affari?
Fox dice quindi che Werritty non ha avuto vantaggi economici dal suo ruolo per il ministero, in funzione del quale ha tra le altre cose organizzato un incontro tra il ministro e l’uomo d’affari Harvey Boulter. Boulter e la società di pubbliche relazioni Tetra Strategy dicono di non avere pagato Werritty. Allora perché Werritty si è preso tutto questo disturbo per questo incontro? E chi ha pagato i suoi voli da e verso Dubai?
3. Perché Fox ha passato tre giorni a Dubai a spese dei contribuenti se aveva solo due impegni in città, uno dei quali tra l’altro sconosciuto ai suoi funzionari?
Il ministero della Difesa ha confermato di aver pagato l’alloggio di Fox al prestigioso Hotel Address a Dubai. Ma Fox aveva solo un impegno ufficiale in città, presso una struttura militare, e nessuno dei suoi assistenti era al corrente dell’incontro con l’imprenditore Boulter (che Fox ha detto essere stato casuale).
4. Quando Fox ha saputo che Werritty si definiva suo “consigliere” e cosa ha deciso di fare?
Fox ha detto di avere appreso a giugno che il suo amico dava in giro biglietti da visita in cui si descriveva come il “consigliere” del ministero della Difesa e di avergli immediatamente detto di fermarsi. Ma aveva già ripreso Werritty per il suo descriversi come un suo rappresentante, un consigliere o un inviato?
5. Quale fu esattamente il ruolo di Werritty in Sri Lanka?
Fox ha fatto capire che Werritty gli dava una mano nel lavoro con lo Sri Lanka Development Trust, un fondo per lo sviluppo del Paese messo in piedi dopo la fine della guerra civile. Werritty era pagato per questo incarico? Werritty lavorava come rappresentante di Fox in Sri Lanka nonostante le preoccupazioni del ministero degli Esteri sui legami tra Fox e il governo locale?
foto: Dan Kitwood/Getty Images