La stretta del governo britannico sul porno online
Chi vorrà avere accesso ai contenuti vietati ai minori dovrà chiederlo al momento dell'abbonamento a Internet
Il governo del Regno Unito sta promuovendo una nuova e piuttosto drastica soluzione alla questione dell’accesso alla pornografia online: il blocco sarà posto a monte, cioè al momento della sottoscrizione dell’abbonamento Internet. I sottoscrittori dei quattro principali provider del Paese, BT, Sky, TalkTalk e Virgin, avranno la possibilità di richiedere l’accesso a siti e contenuti pornografici, che altrimenti saranno bloccati.
Il nuovo sistema verrà annunciato e descritto oggi da David Cameron e comprenderà il lancio di un sito, Parentport, su cui sarà possibile segnalare i contenuti considerati inappropriati per certe fasce d’età, non solo sul web ma su qualsiasi media. Le nuove misure arrivano alla fine di uno studio durato sei mesi sulla facilità di accesso, per i minori, a contenuti pornografici, e sulle relative necessità dei genitori.
L’indagine è stata condotta – su richiesta del governo – da Reg Bailey, il capo di un’associazione di genitori. Il rapporto finale (che consiglia, tra l’altro, di vietare la vendita di capi d’abbigliamento per bambini dai tagli troppo provocanti) ha ottenuto i ringraziamenti personali di Cameron. «Come tu raccomandi», ha scritto il Primo Ministro, «non dobbiamo né tentare di avvolgere i bambini nella bambagia né arrendersi al mondo così com’è. Dobbiamo invece cercare di mettere dei paletti a una deriva che sembra portarci a una maggiore commercializzazione e sessualizzazione dell’infanzia».
Il provvedimento era nell’aria da qualche tempo, a causa di qualche anticipazione, e alcuni provider – come TalkTalk – hanno fatto sapere che pensano di fornire comunque Internet senza filtri, dando la possibilità ai clienti di avvalersene, a meno di non essere obbligati dalla legge a fare il contrario. BT, invece, ha fatto sapere che le impostazioni di default degli abbonamenti Internet prevederanno un filtro anti-pornografia, disattivabile su richiesta dell’utente.
foto: Sean Gallup/Getty Images