Le accuse contro Liam Fox
Il ministro della Difesa britannico avrebbe concesso grandi favori a un amico di lunga data sfruttando il proprio potere
Il ministro della Difesa britannico Liam Fox è sotto accusa da due giorni a causa del suo testimone di nozze Adam Werritty, un amico di lunga data conosciuto 14 anni fa, che sembra aver sfruttato il potere del ministro per ottenere favori illeciti. Il caso, a cui oggi dedicano molto spazio diversi quotidiani britannici, è stato innescato da una foto pubblicata ieri dal Guardian, in cui si intravede sullo sfondo il 34enne Werritty (con la cravatta viola) nell’entourage del ministro conservatore durante una visita ufficiale in Sri Lanka del luglio scorso. Una presenza sino a ieri sempre smentita e teoricamente non ammessa, perché Werritty non fa parte dello staff del suo vecchio amico Fox. Il ministro ha fatto subito sapere che Werritty non aveva alcun ruolo istituzionale nella visita in Sri Lanka (nonostante viaggiasse su un volo di stato) e ha ordinato un’inchiesta interna al ministero per indagare su queste «folli accuse». Il premier britannico David Cameron ha chiesto che i risultati dell’inchiesta siano pronti per lunedì mattina, dichiarando tuttavia di avere piena fiducia nell’operato di Liam Fox.
Ma la difesa del ministro già vacilla. Il Guardian oggi scrive come Werritty si definisse negli incontri ufficiali di Fox un “consulente” del ministro, posizione per la quale in Gran Bretagna è necessaria l’autorizzazione scritta, e mai pervenuta, del premier in carica, in questo caso David Cameron. Non solo. Dal 2007 Werritty avrebbe utilizzato un ufficio dell’amico e allora parlamentare conservatore Fox, e dunque pagato dai contribuenti, per guidare la sua associazione Atlantic Bridge e guadagnare tra il 2007 e il 2010 circa 90mila sterline. Inoltre, Werritty, nonostante non abbia ufficialmente alcun legame lavorativo con il ministro, ha fatto visita a Fox già quattordici volte nel 2011 al ministero. Troppe, secondo i laburisti, per i quali in questo modo si metterebbe a rischio la sicurezza nazionale.
Fox sarebbe stato avvertito della pericolosità di queste pratiche inopportune da alcuni funzionari del ministero ai quali però non sembra abbia dato ascolto. L’accusa più grave, tuttavia, risiede nel fatto che Werritty avrebbe persino instaurato per conto del ministero della Difesa rapporti commerciali con diverse aziende, come accaduto a Dubai lo scorso giugno durante le trattative di acquisto di nuove tecnologie di criptaggio telefonico.
Il Telegraph oggi rivela che Werritty avrebbe non solo utilizzato gli uffici del ministro per proprio tornaconto, ma che tra il 2002 e nel 2003 avrebbe anche soggiornato gratuitamente a casa di Fox. All’epoca l’attuale ministro fruiva, in quanto parlamentare, di un appartamento pagato dai contribuenti. Accuse per le quali l’opinione pubblica britannica ha sempre mostrato grande sensibilità, come già visto durante lo scandalo dei rimborsi del parlamentari nel 2009 che portò a una valanga di dimissioni dei politici coinvolti e condanne penali. In attesa di chiarimenti da parte del ministro, l’Independent ha pubblicato oggi un editoriale dal titolo eloquente: “È tempo di risposte, Mr. Fox”.