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«Noi siamo il 99 per cento»
«Pago le tasse, ho una casa, sono sopravvissuta a due cancri, dirigo una piccola azienda, insegno scienze, ho un dottorato, cerco lavoro e sono un’immigrata che ama gli Stati Uniti. Le poche persone che si sono accampate nel parco di New York mi rendono ancora più orgogliosa di diventare americana di quanto lo facciano quelle poche centinaia di persone che legalizzano l’avidità nella Capitale. Voglio un’opportunità onesta nel costruire un futuro luminoso per l’America. Io sono il 99 per cento. Per favore, non ditemi che è troppo tardi».