Gli Yankees sono fuori dai playoff del baseball
La squadra più forte della storia ha perso in casa da Detroit, che è una delle quattro rimaste in ballo per le World Series
di Elia Nigris
Nella fase conclusiva del campionato americano di baseball ieri sera si è giocata l’ultima partita della serie al meglio delle cinque partite tra i New York Yankees e i Detroit Tigers – uno dei quattro “quarti di finale” – con i primi grandi favoriti di sempre. Al turno successivo, quello della “Championship Series” – le semifinali che però valgono già come una vittoria nei due rispettivi campionati in cui sono suddivise le squadre – andranno però i Tigers che hanno vinto allo Yankee Stadium per 3-2 e che quindi sabato sfideranno i Texas Rangers: i quali hanno battuto i Tampa Bay Rays in quattro partite.
Degli Yankees sono stati deludenti i campioni più famosi e pagati. Alex Rodriguez, lo sportivo con l’ingaggio annuo più alto al mondo (27.5 milioni di dollari all’anno), continua a non essere decisivo quando conta di più. A-Rod (così soprannominato da tutti) è stato eliminato al settimo inning, con gli Yankees sotto 3-1 e le basi piene (ovvero con un giocatore degli Yankees in ognuna delle basi, situazione molto promettente) e poi di nuovo a fine partita, consegnando così la vittoria alla squadra di Detroit. Anche Mark Texeira, contratto da 180 milioni di dollari, e Carsten Charles Sabathia, lanciatore da 160 milioni, hanno molto faticato in queste partite.
La serie quindi l’hanno persa gli Yankees più di quanto si possa dire l’abbiano vinta i loro avversari. Dopo una vittoria in gara 1 in casa, per 9-3, la squadra più vincente della storia del baseball americano ha perso gara 2 sempre in casa e gara 3 a Detroit. Poi ha vinto a Detroit, ma a New York ieri i Tigers hanno segnato due punti su due fuoricampo già nel primo inning contro il giovane lanciatore newyorkese Ivan Nova e da quel momento non hanno più mollato il vantaggio. È finita così la stagione degli Yankees, di fronte ai propri tifosi delusi e sorpresi. Ora potrebbe essere tempo di rivoluzioni: Jorge Posada, con la squadra da quindici anni e protagonista delle grandi vittorie di fine anni ’90, ha il contratto in scadenza e pare che la dirigenza non abbia intenzione di rinnovarglielo. CC Sabathia, il lanciatore più forte della squadra potrebbe decidere di lasciare New York, forte di una clausola contrattuale, per testare il mercato dei “free agents” per vedere se qualcuno gli offre di più. Inoltre, gli Yankees potrebbero perdere il loro ottimo “general manager”, Brian Cashman, il cui contratto scade a fine mese.
Per i Tigers ora invece arriva il bello. Sabato iniziano le semifinali contro i Texas Rangers, ex-squadra di George W. Bush, che l’anno scorso era arrivata fino alle World Series (eliminando proprio gli Yankees) e che aveva perso contro i campioni in carica di San Francisco. La serie al meglio delle sette partite parte senza un netto favorito, anche se i Rangers sono forti del vantaggio di campo, giocando la prima e l’eventuale ultima partita in casa.