Chi sono i Pirati tedeschi
E che cosa vogliono fare con il loro Partito Pirata, che oggi ha organizzato una conferenza stampa dopo la vittoria elettorale a Berlino
Oggi il Partito Pirata ha tenuto una conferenza stampa in cui ha presentato i propri programmi e le proprie posizioni politiche.
Durante la conferenza, il presidente Sebastian Nerz ha definito i Pirati “un partito social-liberista per i diritti fondamentali”. Ha anche aggiunto che su molti temi politici di interesse nazionale, come la gestione della crisi greca e il coinvolgimento tedesco nella guerra in Afghanistan, il partito non ha ancora una posizione unitaria, ma si è detto “fiducioso” che la avrà entro le elezioni federali del 2013. D’altra parte, il sito ufficiale dichiara che il programma, lo statuto e il regolamento vengono decisi e discussi da chiunque voglia partecipare attraverso i forum e il wiki del partito. Nerz ha 28 anni, e durante la conferenza stampa sedeva vicino al direttore politico, Marina Weisband, 24 anni, e al capolista nelle elezioni di Berlino, il 33enne Andreas Baum.
I leader
Sebastian Nerz – Nerz, nickname Tirsales, ha 28 anni, è di Tübingen ed è il presidente nazionale del partito, eletto con oltre il 60% dei voti a maggio 2011. Ha studiato bioinformatica, ovvero l’applicazione dell’informatica ai campi della biologia e della medicina, all’università di Tübingen (nel Baden-Württemberg), dove si è laureato nel 2010. Dal 2001 al 2004 è stato membro della CDU (Unione Cristiano-Democratica), il partito del cancelliere Angela Merkel, impegnandosi soprattutto a livello cittadino. Fa parte del Partito Pirata dal 2009, e prima dell’elezione a presidente nazionale è stato per circa un anno il coordinatore del partito nel Baden-Württemberg.
Marina Weisband – Weisband ha compiuto ieri 24 anni. È una studentessa di psicologia e definisce la sua posizione lavorativa “artista freelance”. Vive a Münster, nel Nordrhein-Westfalen. Durante la conferenza di oggi, a cui ha partecipato in qualità di direttore politico del movimento, ha cercato di spiegare dove si situa il Partito Pirata nel panorama politico tradizionale, ma ha voluto precisare che l’impegno dei Pirati non è solo intorno a un programma, ma per un nuovo “sistema operativo” per la politica, uno stile nuovo e diverso di gestire i rapporti tra i politici e i cittadini.
L’attenzione ad alcuni temi sociali (a Berlino, in campagna elettorale, i Pirati hanno parlato di un reddito minimo garantito per tutti i cittadini, senza condizioni) orienta il partito verso la sinistra. Per quanto riguarda i diritti fondamentali, Weisband ha definito la posizione del partito “di centro”. Una delle loro proposte principali, comunque, riguarda una riforma profonda della legislazione che interessa la protezione dei dati personali e il diritto d’autore su internet.
Andreas Baum – Baum era il candidato di punta delle elezioni amministrative di Berlino. Uno dei fondatori del partito cinque anni fa, ha 33 anni e ha studiato da perito elettrico industriale. Lavora nel servizio clienti di una società informatica ed è il responsabile nazionale del partito per il settore dello sviluppo urbano e dei trasporti. Si è detto “sbalordito” dell’ultimo successo elettorale, e ha assicurato che il partito colmerà in fretta il suo deficit di competenze in campo politico, dato che i Pirati “sono veloci, quando si tratta di imparare”.
Il risultato delle elezioni a Berlino
Lo scorso 18 settembre, a Berlino, si sono tenute le elezioni per rinnovare la carica di sindaco e tutti i membri della camera bassa del Parlamento della città (che dal punto di vista amministrativo è uno dei sedici stati, o Länder, che formano la Germania). Il Partito Pirata tedesco (Piratenpartei Deutschland, più spesso abbreviato in PIRATEN maiuscolo), fondato nel settembre 2006 sull’esempio dell’omonimo partito svedese, ha superato, e di parecchio, la soglia di sbarramento del 5% necessaria ad avere rappresentanti nel parlamento di Berlino.
Con quasi 130.000 voti, l’8,9%, il Partito Pirata ha ottenuto 15 seggi e il suo miglior risultato di sempre in un’elezione locale. Il risultato è stato commentato e messo in rilievo dai giornali tedeschi più della rielezione (ampiamente prevista) del sindaco uscente, il socialdemocratico Klaus Wowereit. Il Partito Pirata si batte per una riforma delle leggi sul copyright e ha una base formata da attivisti (con un’altissima percentuale di giovani) nel settore di internet e dell’informazione.
Il successo alle elezioni di Berlino è stato inatteso per lo stesso partito, che aveva presentato soltanto 15 candidati. Con una percentuale di voti leggermente maggiore, alcuni dei suoi seggi nel parlamento berlinese sarebbero rimasti vuoti, dato che le nomine di candidati dopo le elezioni non sono permesse.
Il Partito Pirata non nasconde di essere solo agli inizi e di essere composto da principianti, esposti a errori grossolani come la scarsità di candidati nella lista. Nella campagna elettorale, i circa 1000 membri del partito e i simpatizzanti hanno fatto tutto da soli, dalla creazione degli slogan alla produzione dei manifesti.