Le scuole di Acapulco chiuse per i narcos
Hanno minacciato di morte gli insegnanti e vogliono metà del loro stipendio
Cinque teste decapitate sono state ritrovate davanti a una scuola elementare di Acapulco, in Messico. Accanto ai sacchetti in cui erano contenute c’erano dei biglietti scritti a mano con minacce rivolte al governatore locale e ad altri cartelli della droga. È probabile che il ritrovamento delle cinque teste sia da collegare alle minacce di estorsione subite da alcuni insegnanti della scuola nelle ultime settimane. Decine di scuole sono chiuse dalla fine di agosto per motivi di sicurezza.
La polizia aveva trovato i cadaveri decapitati di cinque uomini in un’altra zona della città poco prima di ritrovare le teste mozzate davanti alla scuola. Acapulco ha vissuto molti episodi particolarmente efferati nel 2011 a causa della lotta tra le bande rivali dei narcos che si contendono il mercato della droga. Nelle ultime settimane la violenza è arrivata anche al mondo della scuola, dove molti insegnanti sono stati minacciati di morte se non avessero accettato di dare metà del loro stipendio ai narcos a partire dal primo ottobre.
La maggior parte degli insegnanti di Acapulco è in sciopero dal giorno d’inizio della scuola per protestare contro la mancanza di sicurezza. Oltre cento scuole sono ancora chiuse. Il governatore dello stato di Guerrero, Angel Aguirre, ha promesso una nuova serie di misure di sicurezza, tra cui pattuglie dispiegate a protezione delle scuole e telecamere. Ma gli insegnanti sono ancora molto perplessi e non credono che la situazione possa migliorare a breve. Lo scorso maggio un video girato all’interno di un asilo di Monterrey mostrava una maestra che cercava di distrarre i suoi alunni dal rumore degli spari dei narcos che si uccidevano per strada.
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