Murdoch dovrà pagare tre milioni di sterline alla famiglia Dowler
I giornalisti del News of the World intralciarono le indagini sulla ragazzina scomparsa e poi trovata morta nel 2002
News International, la società editoriale del gruppo Murdoch invischiata nello scandalo sulle intercettazioni illegali, dovrà pagare tre milioni di sterline per chiudere la disputa legale con la famiglia di Milly Dowler, la ragazzina di tredici anni rapita nel 2002 la cui segreteria telefonica fu più volte ascoltata dagli investigatori privati di News of the World, che ne cancellarono anche alcuni messaggi. Il News of the World è per questo accusato di avere danneggiato l’indagine allora in corso. Le vicende rivelate dal quotidiano causarono molte proteste indignate (anche rivolte alla polizia) da parte dell’opinione pubblica britannica, e il 10 luglio scorso il tabloid News of the World cessò le pubblicazioni. Due dei massimi dirigenti della polizia metropolitana di Londra, sir Paul Stephenson e John Yates, si dimisero in seguito allo scandalo.
Milly Dowler era una ragazzina di Walton-on-Thames, una cittadina nel Surrey nell’Inghilterra sud-orientale. Quando fu rapita il 22 marzo del 2002 aveva tredici anni. Terminate le lezioni alla Heathside School, Milly aveva preso il treno per tornare a casa, scendendo però una fermata prima per trovarsi con alcuni amici in un bar. Lasciato il locale, la ragazza scomparve e dopo alcune ore di attesa e nessuna notizia, i genitori decisero di denunciarne la scomparsa.
Dopo settimane di ricerche, appelli e tentativi di mandare messaggi al cellulare della ragazzina nella speranza di una risposta, le autorità comunicarono ai genitori di Milly che molto probabilmente loro figlia era morta. A fine estate, in un bosco nei pressi di Yateley, nello Hampshire, alcuni escursionisti trovarono i resti decomposti di un essere umano. I test eseguiti sul cadavere confermarono che si trattava di Milly Dowler. Il corpo era molto decomposto e non fu possibile ricostruire con certezza le cause della morte. Le autorità cambiarono il caso da sequestro di persona a indagine per omicidio.
Le indagini, disturbate da lettere di minacce alla famiglia Dowler e da telefonate di una donna che si finse Milly, raggiunsero un punto di svolta nel febbraio del 2008, quando gli inquirenti arrivarono a Levi Bellfield, un serial killer già sospettato di altri omicidi. Nel marzo dello scorso anno Bellfield fu ufficialmente accusato dell’omicidio della ragazzina e il 23 giugno 2011 è stato condannato al carcere a vita.
News of the World aveva seguito in questi anni la vicenda con numerosi articoli, nel grande interesse che aveva suscitato il caso nell’opinione pubblica. Il tabloid aveva chiesto nel 2002 all’investigatore privato Glenn Mulcaire di occuparsene, raccogliendo il maggior numero di informazioni possibile sulla famiglia Dowler. Diversi cronisti di News of the World avrebbero successivamente assoldato altri investigatori privati, incaricandoli di trovare il modo di entrare nella segreteria telefonica del cellulare della ragazzina scomparsa, spiega in questi giorni il Guardian citando fonti interne a Scotland Yard.
Frugando nella casella della segreteria, i giornalisti e gli investigatori privati all’epoca del rapimento avrebbero anche cancellato alcuni messaggi, dando così ai Dowler la falsa speranza che la loro figlia potesse essere ancora viva e in grado di ascoltare la segreteria telefonica. Scotland Yard non esclude che i messaggi cancellati potessero rendere più semplici le indagini, consentendo di arrivare prima al serial killer Bellfield.